Data del decesso: 2 Dicembre 1998
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura: Sassocorvaro (PU)
Sac. CANINI Eugenio Fausto, da Sassocorvaro (Pesaro), morto a Genova nel 1998 a 81 anni di età, 63 di Professione e 55 di Sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", n. 197, Settembre-Dicembre 1998
Sac. Eugenio Fausto CANINI, da Sassocorvaro (Pesaro), passato al Signore nel Paverano di Genova il 2 dicembre 1998, a 81 anni di età, 63 di professione religiosa e 55 di sacerdozio. Riposa a Sassocorvaro (PU).
Ricordava sovente, con commozione, l’accoglienza dolce e paterna fattagli da Don Orione e Don Sterpi, il 22 ottobre 1929, quando pose piede nella Casa Madre in Tortona, allietata allora da una vera schiera di aspiranti dell’Opera. L’anno prima aveva perduto il papà Tommaso, che aveva lasciato lui, maggiore di due fratelli, perché nato il 25 agosto 1917. Uno di loro, Eliseo, lo seguirà nel 1933, riuscendo ottimo Figlio della Divina Provvidenza, ma precedendolo, nel premio eterno, cinque anni or sono, il 20 novembre 1993.
L’indole mite, semplice, entusiasta e impegnata di Eugenio, al di là della minuta persona, pose subito in luce la sua convinta vocazione al servizio del Signore, e ne garantì la soda formazione spirituale e la regolare riuscita negli studi e nelle tappe della sua crescita religiosa.
Ricevuto il santo abito da Don Orione il 29 agosto 1930, dal 1929 al 1934 fece il ginnasio a Tortona, Voghera e Montebello. Iniziato il liceo nella Casa Madre (1933-34), fece il noviziato a Villa Moffa, coronato dalla prima professione religiosa (15.8.1935). Compì poi un triennio di tirocinio nella Colonia Agricola di Monte Mario in Roma, dimostrando particolari disposizioni per l’assistenza e l’insegnamento ai fanciulli. Dopo la teologia, regolarmente frequentata nel Seminario diocesano di Tortona (1939-43) – e professando in perpetuo nel Santuario di Tortona, il 15 agosto 1941 – il 19 giugno 1943, ricevette il presbiterato, nella cattedrale, dal Vescovo Mons. Melchiori.
Dopo l’anno di tirocinio pastorale nel Castello Burio di Costigliole (Asti), fu destinato Cappellano e incaricato dell’Oratorio a Milano, (presso il Piccolo Cottolengo, parrocchia S. Benedetto) (1945-55), con particolare attenzione al Villaggio Svizzero. Passato poi un anno tra i giovani della Parrocchia San Rocco in Alessandria, lavorò a Voghera come direttore spirituale e incaricato della Chiesa S. Pietro (1956-59). Fu un anno in aiuto alla Parrocchia di Carbonia (Sardegna); Vicario e assistente di fanciulli e comunità di Genova Borzoli (1960-62). Delegato delle vocazioni a San Biagio di Fano (1962-68), direttore spirituale dei probandi a Selargius (Cagliari) (1968-69), responsabile dell’Istituto di Via Borghini a Firenze; ancora direttore spirituale dei probandi a Fano-San Biagio (1970-73) e finalmente cappellano a Genova Paverano, con incarico presso la Casa “Santa Caterina” e confessore nelle varie case.
Aveva emesso lo speciale IV Voto di fedeltà al Papa con il primo gruppo, il 13 agosto 1983.
Da alcuni anni cominciò ad accusare bisogno di cure, ma il suo spirito conservò serenità, confermando il giudizio di grande impegno spirituale, dato su di lui dai confratelli, e confermato dalla copiosa corrispondenza filialmente da lui mantenuta con i Superiori, ai quali, nel 1956 egli scriveva il suo santo proposito : “Essere un vero figlio della Divina Provvidenza e un santo sacerdote - questo, e non altro - è stato il desiderio della mia vita. Cercherò di fabbricare in me un santuario (Maria SS.ma), di formare in me un tabernacolo (Eucarestia) e un Calvario (Gesù Crocifisso)”. Anelito di un degno sacerdote, vero figlio spirituale del Beato Don Orione.
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