Si conclude oggi il convegno "AmministriAMO", per Direttori, Economi, Responsabili di struttura e Responsabili Amministrativi della Provincia "Madre della Divina Provvidenza", in corso a Venezia presso il Centro Culturale Don Orione Artigianelli. |

È iniziato il 15 novembre presso il Centro Culturale Don Orione Artigianelli l'annuale convegno per Direttori, Economi, Responsabili di struttura e Responsabili Amministrativi della Provincia religiosa italiana.
Don Alessandro D’Acunto, economo provinciale, ha avviato i lavori con i saluti e l’introduzione al convegno, per poi lasciare la parola ai due interventi carismatici che fanno da cornice di senso all’incontro.
Don Giovanni Carollo, direttore provinciale, ha mostrato Don Orione come un “visionario di Dio”, come colui che ha seguito docilmente il sogno che Dio aveva pensato per lui e per la sua opera. E oggi anche i laici sono chiamati a respirare e vivere il carisma di Don Orione, e, ricordando le parole del Cardinale Bagnasco in un precedente incontro, “se non lo fate danneggiate l’opera e le persone che volete servire”.
A seguire Don Flavio Peloso, direttore generale emerito, ha ripreso il ruolo dei laici, che non solo oggi hanno un ruolo amministrativo ma anche di governo nella fedeltà al carisma, che sono chiamati a essere, insieme ai religiosi, ministri della Divina Provvidenza. Don Flavio ha poi ricordato tre caratteristiche che rendono un’opera davvero aderente e fedele al carisma orionino:
-
ogni opera orionina ha una missione religiosa e civile;
-
ogni opera orionina ha tre dimensioni: educativa, assistenziale e pastorale;
-
ogni opera orionina è chiamata a essere la proposta di un nuovo umanesimo attraverso opere strutturate e servizi di qualità e a essere la risposta ai desamparados, a chi oggi è il più povero tra i poveri, attraverso servizi di pronto soccorso, coltivando germogli di novità e di futuro.
Nel corso delle giornate successive sono state affrontate e approfondite diverse tematiche con l'intervento di professionisti esperti nel campo della formazione professionale e della mediazione che hanno stimolato i presenti, anche attraverso dinamiche di gruppo, a trovare nuove forme di dialogo e di collaborazione per favorire la comprensione reciproca e la valorizzazione delle diversità in modo particolare con le nuove generazioni.
|