
La Parola di Dio
Tutti abbiamo visto quanto Papa Francesco dà risalto alla Parola di Dio. Invita tutti ad avere in tasca il vangelo (un Vangelo) e leggerlo durante la giornata, anche nei momenti “vuoti”: in autobus, mentre si attende l’appuntamento dal medico, in strada, ecc….
Potremmo dire: invece di avere il cellulare e riempire i momenti vuoti di messaggi ad amici, o guardare in internet banalità, ci invita ad avere tra le mani la Parola di Dio per nutrirci di essa, per ricordarcela nei momenti in cui è più difficile viverla.
In Madagascar, la Parola di Dio ha una centralità nella celebrazione della liturgia eucaristica, soprattutto nella liturgia domenicale.
Non c’è solo la Proclamazione della Parola di Dio, con la lettura delle letture proposte dalla liturgia, ma dopo la colletta e prima della proclamazione, la PAROLA DI DIO (la Bibbia), viene portata processionalmente in chiesa, affinché tutti la vedano: o un adulto la porta innanzandola in alto dall’altare -dove gli viene consegnata dal sacerdote celebrante- percorrendo il corridoio centrale fino al portone della chiesa, e poi si ritorna all’altare e la si consegna al sacerdote che benedice il popolo con la Bibbia.
Un rito caro e frequente nelle messe domenicali, la si porta processionalmente cantando la pagina di Isaia 4’,1-5 “Consolate, consolate il mio popolo”, con il ritornello di sottofondo “La Parola di Dio”.
Dio consola il suo popolo, cioè noi, ciascuno di noi, attraverso la Sua Parola, la Parola di Dio che è stata pronunciata per noi oggi.
A volte chi porta la Parola di Dio in processione si siete su un piccolo trono che viene portato da 4 persone adulte. Pensiamo alla sedia gestatoria, e sopra la quale c’è un bambino che porta -innalzando in alto- la Parola di Dio. Proprio per essere vista da tutti, dal momento che alla celebrazione eucaristica vi sono 4.000 persone.
Tutto questo manifesta la centralità della Bibbia, della PAROLA DI DIO nella liturgia.
Non possiamo che prendere esempio per nutrirci sempre di più di questa Parola e che sia guida del nostro cammino, delle nostre scelte.
Che nei nostri pensieri e nel nostro cuore risuoni sempre di più la Sua Parola e non la nostra. E che questa Parola produca sentimenti positivi, per avere sempre di più i sentimenti di Gesù.
Ho appena iniziato a leggere il libro “la vita di Gesù”, scritta da Andrea Tornielli, e porta l’introduzione di Papa Francesco. Così scrive Papa Francesco: “Da tempo continuo a consigliare a tutti un contatto diretto e quotidiano con i Vangeli. Perché se non abbiamo un contatto giornaliero con la persona amata, difficilmente potremo amarla. L’amore ha bisogno del contatto continuo, del dialogo continuo: è ascoltare l’altro, accoglierlo, guardarlo. Portare con sé un vangelo tascabile e andare più volte al giorno a leggere qualcosa, o andare a leggere le letture che arrivano sullo smartphone, è un modo per vedere Gesù concreto, per incontrarlo, è come portare con sé il “pasto” quotidiano”.
Leggere la Sua Parola per incontrarsi con Lui……e ricevere la grazia di lasciarsi attrarre da Lui, come dice Francesco.
Don Luciano Mariani
Superiore della Delegazione “Maria Regina del Madagascar”
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