
Prima della Solenne Celebrazione d’insediamento in Duomo, il Vescovo ha voluto visitare, in forma privata, due luoghi di carità: il Centro “Paolo VI” a Casalnoceto ed il Piccolo Cottolengo “Don Orione” in Tortona. Significativa anche la tappa al Santuario “Madonna della Guardia” per invocare la protezione della Vergine e pregare davanti all’urna del Santo della carità, Luigi Orione. In rappresentanza della Congregazione Orionina il Vicario Generale Don Achille Morabito.
Un inizio del ministero episcopale che profuma già di “carità”, che si immerge in quel mondo che, come diceva San Luigi Orione, “sola può salvare il mondo”. La visita al Piccolo Cottolengo è stata molto commovente, si potrebbe sintetizzare in questo modo: il Vescovo si inginocchia davanti ai “tabernacoli viventi”. E poi la visita nel Santuario di Don Orione, costruito non solo con i mattoni ma anche di “Ave Maria”.
Padre Vittorio, è stato accolto davanti alla Cattedrale, in presenza di numerosi fedeli con un lungo applauso, segno di attesa e di speranza.
La celebrazione è iniziata sulla porta della Cattedrale, dove Padre Viola è stato accolto e accompagnato “alla Sua nuova sede episcopale” dall’Arcivescovo metropolita il Card. Angelo Bagnasco. Ha anche dato il suo saluto di benvenuto il vescovo emerito Mons. Martino Canessa. Padre Vittorio nell’omelia ha sottolineato “la presenza ed il bisogno di Dio, sempre in ciascuno”. Al termine Mons. Viola ha salutato i fedeli, quasi uno ad uno, nei locali del Seminario.
Conclusasi la giornata di festa non resta che augurare a Mons. Viola ogni bene per il suo nuovo ministero, rievocando le parole del superiore generale Don Flavio Peloso scritte nella sua lettera inviata a Mons. Viola dopo l’annuncio della nomina: “Dio la benedica nel nuovo ministero in questa Diocesi di grande storia e bisognosa di rinnovamento, assai cara a tutti noi della Famiglia Orionina, essendo stata Tortona la terra santa di quella storia sacra scritta dalla Divina Provvidenza mediante Don Orione e la nostra Congregazione”.
Fabio Mogni
sj.
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