
Nella Famiglia Orionina la festa della Madre della Divina Provvidenza è fissata al 20 novembre, perché proprio in quel giorno, nel 1954, avvenne l’approvazione pontificia definitiva della Congregazione e delle sue Costituzioni.
La Santa Sede consentì ai Figli della Divina Provvidenza di inserire la celebrazione della “Madre della Divina Provvidenza – Mater Dei” nel calendario proprio già con decreto del 13 dicembre 1948. Poi fu riconosciuta come la Patrona Principale della Piccola Opera della Divina Provvidenza con decreto del 29 settembre 1961. La Messa fu approvata il 2 febbraio 1972 e fissata al 20 novembre, lo stesso giorno in cui, nel 1954, fu firmato il Decreto della approvazione pontificia definitiva della Congregazione. I testi propri della Liturgia delle Ore furono riconosciuti con il decreto del 27 gennaio 1977.
Il 20 novembre è dunque la festa della “prima grande Madre, Maria” ed è la festa anche della “piccola eppur grande Madre, la Congregazione”. E unisce anche la devozione alla “Santa Madre Chiesa” che è il ponte vivente tra Maria e la nostra Congregazione.
Sappiamo che “Madonna della Divina Provvidenza” è il titolo dato da Don Orione a quella piccola e logora statua di legno che egli pose in onore nel “primo collegetto” della Divina Provvidenza a San Bernardino e che si trova tuttora al “Paterno” di Tortona. Quando Don Orione chiama Maria “madre e celeste fondatrice ” esprime la fede del cuore e anche ricorda una storia concreta, segnata dalla presenza straordinaria della Madonna nella nascita e nello sviluppo della Piccola Opera della Divina Provvidenza.
Madre della Divina Provvidenza è e significa Madre di Dio. Don Orione lo spiegò in una famosa conferenza tenuta al termine degli esercizi spirituali a Campocroce nel 1924: “Come gli Agostiniani hanno la Madonna del Buon Consiglio… I Francescani, che furono i difensori della Immacolata, hanno l'Immacolata… la Madonna nostra della Divina Provvidenza, è la Mater Dei , la onnipotente per grazia”.
Madre della Divina Provvidenza è e significa Madre della Congregazione. Invochiamo dalla Madonna questa seconda “provvidenza” che è l'amore “da figli” verso la santa madre Congregazione e l'amore “da fratelli” verso tutti i confratelli e membri della Piccola Opera della Divina Provvidenza.
L’amore e la devozione di Don Orione per Maria avevano le caratteristiche dell’amore filiale. In tutti i suoi scritti emerge questo senso di figliolanza, come quello di un bimbo che si abbandona nelle braccia della propria madre. Don Orione amava dire che Maria è la fondatrice e la Madre della Piccola Opera e che questa "è sua fin dall’inizio”: “Il nostro Istituto è particolarmente affidato a lei, e sta sotto il suo manto come il suo figliuolino più piccolo” (DOLM I, 133). Il titolo mariano proprio della Piccola Opera è quello di “Mater Dei”. Mater Dei: “Noi abbiamo scelto il più bel titolo che onora la Madonna (...). La Piccola Opera ha la sua devozione e la sua giaculatoria mariana, tutta particolare, riflesso del suo spirito e del suo culto verso Maria Santissima: è l’invocazione «Mater Dei, ora pro nobis»” (DOLM I, 282-283). In questo titolo si sintetizzano tutti i dogmi, sia in riferimento a Cristo come a Maria: “Noi vogliamo confessare sempre, anche nel culto di Maria, la Divinità di Gesù Cristo, come il nostro cuore, la nostra mente e la nostra fede lo crede, lo ama, e lo adora” (DOLM I, 300).
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