
Lo scorso sabato a Roma presso la chiesa “Santa Maria del Perpetuo Soccorso” del Teologico Don Orione “Santa Maria”, 6 chierici hanno rinnovato il loro voti. 5 chierici appartengono alla Delegazione Missionaria "Mother of the Church" e provengono dalle Filippine (Dandy de Asis de la Cruz, John Carl Angelo de Dios Sario, Jackson Garabel Oros) e dal Kenya (Evans Ombongi Nyabuto, Simeon Kibet) , mentre uno (Denis Russo ) appartiene alla Provincia italiana.
Alla celebrazione, che è stata presieduta dal Superiore Delegato P. Marcelo Boschi, erano presenti, oltre ai religiosi della comunità, anche rappresentati della Curia generale e della Provincia “Madre della Divina Provvidenza”. Nella sua omelia il Superiore Delegato ha sottolineato l’importanza dell’ascolto. “Oggi, come allora - ha affermato P. Boschi -, abbiamo difficoltà a capire la Parola di Gesù. La sentiamo ma non la ascoltiamo. Abbiamo difficoltà a mantenerla dentro di noi stessi, quindi spesso la dimentichiamo. Alle volte è una parola chiara e semplice. Ha il potere di dare senso alla nostra vita. Se la ascoltiamo con interesse e la accettiamo con obbedienza, il bene di colui che ci parla si compie in noi”.
P. Marcelo Boschi ha quindi invitato a riflette sul perché si celebra un rinnovo dei voti. “Noi celebriamo gioiosi la prima professione, perché dal primo giorno facciamo questa consacrazione come se fosse l'unica, e poi celebriamo la professione perpetua quando è definitiva. Allora cosa succede in questo spazio tra la prima e l'ultima professione? Cosa c’è nel mezzo? Possiamo scoprire che Dio è più amico dei cammini che delle mete; più amico dei tentativi che dei successi, forse potrebbe sembrare che un rinnovo dei voti non appaia così trascendentale, ma tuttavia è molto importante soprattutto perché questi giovani sono stati incoraggiati a rinnovare quell'impegno d'amore della prima volta. Questi fratelli, come tutti noi, hanno vissuto diversi stati di maturità e anche così, sono stati incoraggiati a dire Sì a Gesù. Non è lo stato d'animo, né il processo di maturazione, non è la fragilità o l'apatia, né la tristezza che non può essere superata, è il Signore che li ha catturati di nuovo, e in Lui ripongono la loro fiducia. Ecco perché non è importante solo la perseveranza, ma come perseveriamo, è una grazia che dobbiamo chiedere a Dio. Ed è questo che celebriamo oggi con questi fratelli che rinnovano loro voti, la perseveranza come dono di Dio, perché sono consapevoli che quando un cuore è consacrato a Dio, mai perde la sua naturale freschezza, la capacità di amare e la gioia di consegnarsi ai fratelli come uomini nuovi”.
Il rito del rinnovo dei voti si è svolto sia in lingua inglese sia in lingua italiana, ad esprimere un piccolo spaccato della internazionalità della comunità del Teologico dove sono presenti tredici nazioni.
Inoltre in questa giornata ricorreva anche la festa della comunità del Teologico, a cui hanno partecipato i collaboratori della comunità con i loro familiari e alcuni accompagnatori spirituali.
|