
"Il fatto che Papa Francesco venga nello stesso luogo (chiesa di Ognissanti) e nello stesso giorno (7 marzo) in cui Paolo VI celebrò, 50 anni fa, la prima Messa della riforma liturgica, significa che Egli intende dare rilievo a quell’evento, desidera dare un segno della sua stima personale e pastorale nei confronti della liturgia promossa Concilio Vaticano II", ha esordito Don Flavio Peloso, superiore generale dando il suo saluto iniziale. "Di questo segno il breve Convegno di pastorale liturgica vuole mettere in luce il significato".
Il Convegno, organizzato dall’Ufficio liturgico del Vicariato di Roma, dall’Opera Don Orione e dal Pontificio Istituto Liturgico di Roma, ha avuto per titolo “Uniti nel rendimento di grazie”.
Il vescovo Giuseppe Marciante, ausiliare di Roma Est, e Don Flavio Peloso, superiore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza (Don Orione) hanno introdotto il Convegno con brevi parole di saluto e di motivazione.
Sotto la regia del moderatore padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico del Vicariato di Roma, sono poi intervenuti con le loro relazioni mons. Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo metropolita emerito di Foggia-Bovino, su “Tradizione e rinnovamento nel paragrafo 23 della Costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium” e l’arcivescovo Piero Marini, presidente del Pontificio Consiglio per i congressi eucaristici internazionali, su “La lingua parlata, strumento di comunione nel dialogo dell’assemblea liturgica”.
Dopo un intermezzo musicale con l'arpa del M.o Katia Catarci, ha preso la parola don Francesco Mazzitelli, parroco di Ognissanti, sul tema “Formazione liturgica dei laici”. Padre Jordi Piqué, preside del Pontificio Istituto liturgico, ha concluso la serata ricca di importanti contenuti invitando a guardare avanti, all'impegno per una liturgia che sia efficace strumento per introdurre al mistero di Cristo.
In prima fila, tra gli uditori c'erano anche Mons. Luca Brandolini, liturgista e presidente del Centro di Azione Liturgica, già Vescovo ausiliare di Roma, e Don Franco Magnani, direttore dell'Ufficio Liturgico Nazionale della CEI.
Ed ora, tutta l'attenzione è rivolta a sabato, 7 marzo, ore 18, quando Papa Francesco rinnoverà il "gesto di benevolenza di Paolo VI che scelse la chiesa di Ognissanti per la prima Messa in italiano, innanzitutto per celebrare tra la gente in ambiente parrocchiale e poi anche per ricordare il nostro Fondatore, Don Luigi Orione, nel 25° del dies natalis (12 marzo) e che quest’anno è divenuto 75° anniversario. Per l’occasione - ha informato il Superiore generale - è stato pubblicato un libro dal titolo “Paolo VI, amico di Don Orione”, epiteto che il Papa del Concilio Vaticano II attribuì più volte a se stesso da quando, nel 1927, conobbe Don Orione ricevendone tanta edificazione e collaborazione".
Radio Vaticana: intervista a Don Flavio Peloso
sj.
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