
Nel 1972, le celebrazioni per il centenario della nascita di Don Orione, ebbero una grande risonanza sia in Italia che nel resto del mondo orionino. L’appello di Don Zambarbieri, all’epoca Direttore generale dell’Opera Don Orione, appare in un trafiletto del bollettino della Congregazione di quell’anno, e invita «all’assistenza ed al conforto dei fratelli che versano in maggiori necessità».
Oggi, il testo che proponiamo di seguito, appare più che mai attuale:
«A Don Orione tutti guardano, anche quelli che appena lo conoscono o han solo sentito parlare di lui, come Apostolo della carità: anche per questo io credo sarà particolarmente sentito ed apprezzato quello che riusciremo a fare nell’anno centenario in ordine all’assistenza ed al conforto dei fratelli che versano in maggiori necessità. Penso alla nostra Missione nel Goias, alla tenda che abbiamo in Africa, alla situazione del Chaco Argentino, alle parrocchie poverissime ove lavorano i nostri a Santiago del Cile, in Brasile, come a Mendoza, Cordoba, Tucuman: penso a zone di vivissimo bisogno anche ai margini delle grandi città italiane... E dove non ci sono persone che soffrono, che stentano, che attendono sostegno e conforto?
Nell’anno in cui ricordiamo la nascita di Don Orione dovrebbe fiorire una vera gara di carità in tutti i nostri Istituti, presso le nostre Parrocchie, ovunque sono i Figli delle Divina Provvidenza, Amici ed Ex Allievi di Don Orione.
E con quale animo ricorderemo gli esempi di carità del Fondatore - quel suo instancabile prodigarsi per i ragazzi della strada, per gli orfani, per i terremotati, per i poveri, i più abbandonati, i più lontani - se non ci fosse in ciascuno di noi lo sforzo di imitarlo?
In tale senso il centenario ci si presenta anche come una grande occasione, che la Provvidenza ci offre per un esame a fondo, per coraggiose imprese di bontà e di carità».
Don Giuseppe Zambarbieri
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