
Martedì 16 maggio, nel giorno della festa di San Luigi Orione, alla presenza di Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, presso il Villaggio del Fanciullo di Palermo sono stati benedetti i locali del nuovo spazio che includerà un poliambulatorio, un punto ascolto e un punto famiglia. Il poliambulatorio è dedicato a Natale Tarantino.
«Abbiamo a cuore la cura dei più fragili e l’accoglienza verso tutti, indistintamente dal luogo di provenienza – afferma il sacerdote orionino don Mimmo Napoli, parroco della chiesa “Madonna della Provvidenza” – e questi spazi ne sono la dimostrazione concreta. A breve saranno attivi, su base volontaria, un poliambulatorio, un punto ascolto e un punto famiglia, in cui ciascun membro della famiglia che lo richiede potrà essere accolto, proprio per mantenere unita la famiglia stessa. Siamo ancora in fase organizzativa, stiamo ultimando i dettagli per poi iniziare ad accogliere».
Don Mimmo, infine, ha voluto rimarcare il ruolo positivo e il grande cuore dei fedeli, affermando che «oggi si è potuti arrivare a tutto questo tramite donazioni private, che sono frutto della Provvidenza e di cui ci sarà sempre bisogno».
Il principio della Provvidenza è stato ripreso, proprio durante la benedizione dei locali, da monsignor Lorefice: «Don Orione aveva il carisma di sapere riconoscere la presenza del Signore e la sua è stata una fede operante, le opere sociali nascono proprio dall’esigenza della testimonianza della fede e dall’incarnazione del Vangelo, e lui ne è stato grande testimone».
L’arcivescovo di Palermo, infine, ha concluso con uno spunto sui temi di oggi: «Quello odierno è un periodo storico particolare, in cui si intersecano vecchie e nuove povertà, che abbraccia persone che prima non potevano definirsi poveri ma oggi sì, ed è un quadro socio-economico che si fa sempre più allarmante e degno di attenzione su più fronti. È un bene che possano nascere spazi come questi con la predilezione per i più piccoli, per la valorizzazione dei temi e delle esigenze delle famiglie e per gli indigenti, in quanto il diritto alla salute dovrebbe essere sempre garantito a tutti, anche se poi non sempre avviene».
L’inaugurazione dei locali, molto partecipata, si è conclusa con la Messa, presieduta dallo stesso arcivescovo.
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