
“Consiglio Provinciale: una comunità di governo, con uno stile sinodale, secondo le nostre Costituzioni” è il tema dell’incontro di formazione richiesto, organizzato e guidato dal Consiglio generale, per i nuovi Consigli Provinciali dell’America Latina che svolgeranno il loro mandato nel triennio 2021-2023.
L’incontro, che a causa dell’emergenza sanitaria che coinvolge l’intero pianeta si sta realizzando in videoconferenza, è iniziato ieri analizzando il primo punto del tema proposto, ossia “la comunità di governo”. Il Consiglio generale nel parlare del ruolo e della struttura del “Consiglio provinciale”, ha ricordato come sia importante, nello svolgere il proprio ruolo, “guardare a Don Orione e alle Costituzioni” invitando a “costruire una comunità fraterna nella quale si ricerchi Dio e lo si ami sopra ogni cosa”. In particolare è stato sottolineato come il “Consiglio Provinciale è una comunità, la «Prima comunità» della Provincia”. Tale comunità “è molto più dell’insieme dei confratelli con cui si vive ordinariamente, o della casa in cui si vive” perché “per essere comunità è necessaria una forza unificante, cioè «un ethos condiviso». Nella vita consacrata, questo ethos unificatore si chiama «carisma»”.
“Il carisma - precisa il Consiglio generale - non è solo un compito da realizzare (l’attenzione ai poveri, l’impegno nel campo educativo o sanitario), ma, prima di tutto è una forma di “sentire Dio e sentirci davanti a Lui”. È un’esperienza di Dio condivisa che ci rende comunità fatte a sua immagine e somiglianza, dentro i limiti dell’esperienza carismatica. Questa forma particolare di sentirsi davanti a Dio ci situa in un particolare spazio ecclesiale e sociale. L’ethos condiviso, quindi, va al di là delle opere in cui viviamo e lavoriamo, ma genera comunità allargate di vita e di azione trasformatrici”. Va però evidenziato che “comunità non può essere il risultato di un programma imposto, ma di un desiderio o di una ricerca condivisa. Una comunità nasce dal credere tutti alle stesse cose e non dalla realizzazione di un lavoro ben riuscito. Ciò che costruisce una comunità o la genera, non è il gruppo ben programmato, ma le interazioni al suo interno”.
Se il Consiglio Provinciale è una “Comunità” di governo allora quali sono le conseguenze sul suo stile di autorità? Questi i punti essenziali presi in esame durante l’incontro:
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Nella vita consacrata l'autorità è prima di tutto un'autorità spirituale. Un'autorità è “spirituale” quando si pone al servizio di ciò che lo Spirito vuole realizzare attraverso i doni che Egli distribuisce ad ogni membro della famiglia, dentro il progetto carismatico dell'Istituto.
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L'autorità è chiamata a promuovere la dignità della persona, prestando attenzione ad ogni membro della comunità e al suo cammino di crescita, facendo dono ad ognuno della propria stima e della propria considerazione positiva, nutrendo verso tutti sincero affetto, custodendo con riservatezza le confidenze ricevute.
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L'autorità è chiamata ad infondere coraggio e speranza nelle difficoltà; deve aiutare ad accogliere le difficoltà del momento presente ricordando che esse fanno parte delle sofferenze di cui è spesso disseminata la strada che conduce al Regno.
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L'autorità, infine, è chiamata a tener vivo il carisma della propria famiglia religiosa.
Oggi l’incontro proseguirà con un lavoro di gruppo in ciascuna Provincia per tradurre in orientamenti concreti la riflessione fatta, mentre domani si concluderà con una relazione dell’Economo generale su “Amministrazione ed economia: punti di attenzione in questi tempi” a cui seguirà una risonanza all’interno dei Consigli provinciali.
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