
Dall’ 8 luglio al 26 dicembre 2023 il Castello Estense di Ferrara ospita la mostra Arrigo Minerbi: il "vero ideale" tra liberty e classicismo, che ripercorre per la prima volta l’intero arco della produzione di Minerbi, scultore prediletto da Gabriele d’Annunzio, ricollocandolo nel contesto artistico italiano di primo Novecento.
Nato a Ferrara nel 1881, Arrigo Minerbi, «spirito nervoso, agile, moderno» capace di farsi interprete delle tendenze liberty e del classicismo novecentesco, ebbe negli anni Venti e Trenta del Novecento una grande notorietà, tanto da essere annoverato dalla critica «tra i maggiori del nostro tempo», «per altezza d’ispirazione, potenza creativa e sapienza tecnica».
«L’Archivio Don Orione - fa sapere il responsabile Don Alberto Bindi - ha contribuito all'allestimento di questa mostra con i due crediti fotografici che valorizzano la ricchezza del Fondo Minerbi di cui abbiamo ancora numeroso ed interessante materiale».
Il primo contatto tra lo scultore e la Piccola Opera della Divina Provvidenza ci fu subito dopo la morte di Don Orione, avvenuta a Sanremo il 12 marzo 1940, quando gli Amici di Don Orione, pensarono di riprodurne il volto in un’opera d’arte e chiesero allo scultore Minerbi di eseguire un suo busto. La trattativa si svolse da parte dei committenti, Gina e Giannino Bassetti, e il risultato fu lo straordinario monumento che si può oggi ammirare nell’originale in marmo nella cappella del Piccolo Cottolengo di Don Orione di Milano e in bronzo nella cripta del santuario-basilica della Madonna della Guardia a Tortona (AL).
A Minerbi la Congregazione commissionò in seguito alcune opere. Cominciò con un medaglione che Don Piccinini sistemò sul muro di fronte al Ministero della Pubblica Istruzione in Roma (dove si può ancora ammirare in Viale Trastevere), proseguì con la Madonna Regina dell’Universo, in varie copie piccole (di cui ricordiamo quelle di Milano, di Copparo, di Terracina, ora inviata in Argentina, e una donata al papa Pio XII in udienza particolare a Castel Gandolfo) e in due grandi copie dorate, di circa dieci metri, una che vigila da Monte Mario sulla città di Roma, e l’altra da Orient Hill sulla città di Boston, porta d’ingresso degli Stati Uniti. Minerbi aveva già cantato con significativa continuità la gloria di Maria, dall’Annunciazione del 1920 alla Madre Dolorosa nella Cappella Marzotto del 1936, all’Assunta della Chiesa delle Grazie a Milano, per concludere con la Corredentrice abbracciata alla Croce, piantata nel suo cuore, come notò Don Ignazio Cavarretta.
Recentemente l’Archivio Don Orione ha recuperato anche alcuni inediti filmati, brevi ma molto suggestivi, che verranno messi a disposizione nei prossimi mesi: rimanete aggiornati!
FDP
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