
Don Giampietro Forlini era nato a Borgonovo Val Tidone (PC) il 24 giugno 1953. Aveva 61 anni di età, 38 di professione religiosa e 33 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).
“I Figli della Divina Provvidenza esprimono la loro comunione anche suffragando generosamente i confratelli defunti. Ricevuta notizia della morte di un confratello, le comunità si raccolgono in preghiera per lui. Lo ricordano nella santa Messa e recitano per lui, per tre giorni, il santo rosario. In suffragio di lui ogni casa della Congregazione cura la celebrazione di una santa Messa, cui assiste possibilmente la comunità”. (Norme 41)
Requiescat in pace!
sj.
Ricevo la notizia della morte di Don Pietro Forlini mentre mi trovo ancora in Argentina. Anche se negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano andate aggravandosi, mi sorprende e mi addolora la sua morte. A soli 61 anni.
Lo ricordo nei tempi della formazione, insieme, al Teologico di Monte Mario, giovane entusiasta, comunicativo, vocazione "adulta", aveva appena fatto la prima professione il 15 settembre 1976. Fece la professione perpetua l’8 dicembre 1979 e fu ordinato sacerdote il 12 luglio 1981, a Bilegno, in provincia di Piacenza.
Da sacerdote, è stato viceparroco a Borgo San Lorenzo (FI) dal 1981 al 1986; viceparroco a Selargius (CA) dal 1986 al 1991; il suo periodo aureo e tribolato fu a Magreta dal 1991 al 2003; qui poté esprimere la sua passione e dedizione alle categorie di persone più svantaggiate, adolescenti con problemi sociali. Dal 2003, si trovava nella comunità del Piccolo Cottolengo di Genova – Camaldoli.
Da qualche anno, soffriva per un tumore alla pelle che si è rivelato insuperabile. Negli ultimi tempi ha avuto una profonda evoluzione spirituale che lo ha portato a sviluppare un attegiamento di fede e disponibilità alla Provvidenza di Dio e a vivere con serenità le ultime dolorose vicissitudini della sua vita, fino a riconoscerle "grazie" di Dio. "Ora sì, che sono figlio della Divina Provvidenza", mi disse nell'ultimo colloquio avuto con lui.
Dio lo benedica con il suo perdono e con la pace del suo abbraccio di Padre.
Don Flavio Peloso
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