L'oratorio (1892), il collegio di S. Bernardino (1893), il collegio S. Chiara (1894): sono i primi passi della fondazione di Don Orione. Contemporaneamente, attorno a Don Orione andava costituendosi un nucleo di primi discepoli che formeranno l'incipiente congregazione religiosa dei Figli della Divina Provvidenza. Da questo primo nucleo vennero i primi sacerdoti, cui fecero seguito gli Eremiti (1889) che sono da considerarsi come i primi religiosi laici della Piccola Opera della Divina Provvidenza.
Non vi è una data precisa per la costituzione del ramo dei Fratelli coadiutori, distinti dai Fratelli eremiti. Sta il fatto che nelle prime Regole manoscritte del 1904, all'art. 4, si legge: "...i membri di questa congregazione sono o laici o Sacerdoti, i laici si chiameranno Fratelli...". Tra i primi Fratelli laici, non eremiti, ci sono sicuramente Michele Volpini e Rotta Pasquale, i quali fecero i loro primi voti rispettivamente, l'8 Dicembre 1912, a Tortona, e il 15 Agosto 1920, a Bandito di Bra.
Don Orione, sin dagli inizi, intese i Fratelli come componenti insostituibili della sua Famiglia religiosa dedita ad opere multiformi. Li inserì nelle più svariate attività della Congregazione: nelle scuole, nelle opere caritative, nelle missioni. Nella Lettera questua delle vocazioni, del 1927, Don Orione scrive: "Pel carattere proprio di questa Congregazione, vengo in questua di vocazioni di adulti: sia pel sacerdozio che per Fratelli laici o coadiutori. Ricevo tutti quelli che si sentono chiamati e validi a darmi una mano per esercitare l'Apostolato della Carità nei Collegi, Oratori festivi, nelle Colonie agricole, nelle scuole professionali, come pure negli Ospizi, Case di ricovero, e altre opere che la Mano della Provvidenza va aprendo a salvezza della gioventù o a conforto degli umili".
Dedicati ai poveri e ai bisognosi, i Fratelli ne curano la ascesa e promozione umana e sociale. Attualmente, sono 88 i Fratelli nella Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza. I nuclei più consistenti sono presenti in Italia (27), Argentina (24), Brasile (14); altri sono in Costa d'Avorio, Polonia, Uruguay, Spagna e in altre Province. Svolgono attività apostoliche di evangelizzazione, di orientamento vocazionale, di catechesi, di assistenza agli anziani e ai minorati fisici e mentali; sono impegnati nelle scuole e nelle parrocchie; sono economi, infermieri, impiegati nelle Poste vaticane... tuttofare, ovunque ci sia un bisogno e qualcosa di bene da compiere. Ci sono iniziative specifiche per la loro formazione. Negli scritti di Don Orione si trovano notizie e insegnamenti del Fondatore circa i Fratelli. Ad esempio, ebbe a scrivere che "virtù proprie dei Fratelli coadiutori devono essere: devozione, umiltà, pace dell'anima, purità di coscienza, docilità, generosità" (Scr. 75,20).
Nelle Costituzioni e Norme di essi si dice:
Art. 54: "Sacerdoti, chierici, fratelli coadiutori, eremiti, pur con diversi ministeri e diverse mansioni, ci sentiamo un'unica famiglia".
Art. 57: "I Fratelli coadiutori, avendo seguito l'invito ad abbracciare la vita religiosa laicale, hanno scelto uno stato in sè completo e significativo. La loro consacrazione li inserisce a pieno titolo nell'azione pastorale della Chiesa e della Congregazione. Secondo le esigenze dell'azione apostolica, valorizzando i doni ricevuti, lavorano con gioia, umiltà e generoso sacrificio, accanto ai confratelli sacerdoti".
Art. 103: "I religiosi coadiutori, dopo la Prima professione, continuano in una comunità adatta la loro formazione religiosa e, secondo le personali attitudini e le necessità della Congregazione, frequentano corsi di istruzione superiore e di specializzazione professionale".
Norma 31: "I Fratelli coadiutori possono ricoprire l'ufficio di economo della casa, di incaricato d'opere e di consigliere a tutti i livelli".
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