Non si può fare del bene stando col muso, con la malinconia, con la tetraggine.
Venerdì, 22 Settembre 2023
15 Luglio 2009
CELEBRAZIONE DI PREGHIERA- scheda 2 (IT-ES-PT-EN-FR-PL)

celebrazione preghiera-scheda 2

Scheda II per un breve incontro di riflessione e preghiera

ITALIANO ESPAÑOL PORTUGUES - ENGLISH FRANÇAIS POLSKI

 

13° CAPITOLO GENERALE

Il Capitolo promuove la continuità carismatica

(La celebrazione da svolgere in tutte le case orionine, coinvolgendo, se possibile, laici, giovani, malati, anziani e popolo delle parrocchie.)

 

Canto di introduzione

Si introduce il cartoncino simbolo del capitolo: Solo la carità salverà il mondo

1.  COSA VUOLE DIO DA NOI?

Il carisma di Don Orione è un dono per la Chiesa e per il mondo

Lo Spirito Santo guida la Chiesa nel suo cammino terreno e la arricchisce con i suoi doni. Tra questi doni c'è anche il carisma di Don Orione, offerto per il bene di tutta la Chiesa e del mondo intero. Il tema del Capitolo Generale ci pone immediatamente in un orizzonte di fedeltà personale al nostro carisma, invita ad andare all'origine e all'essenza della vocazione orionina che si presenta come “ una geniale espressione della carità cristiana ”. “ Solo la carità salverà il mondo ” è un tema che, più che aggiungersi ad altri, vuole andare in profondità per risvegliare il cuore, per assumere il programma di vita di Don Orione che “si è sempre e solo lasciato guidare dalla logica serrata dell'amore”, per ripresentare Don Orione oggi nella persona di ogni Orionino: “guarderanno a lui, guarderanno a noi”.

«  Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; (…) a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia (…). Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole. » (1Cor 12,4-11)

Un canto che accompagna un momento di riflessione o un momento di silenzio

2.  QUAL È LA NOSTRA SITUAZIONE?

Vogliamo andare alla fonte della nostra vocazione orionina

Nel momento attuale, dopo i Capitoli della “ fedeltà creativa ” (CG12, 2004), della “ missione con i laici verso il terzo millennio ” (CG11, 1998), dell'identità orionina nell' “ essere il Fondatore oggi” (CG10, 1992), il CG13 ci chiede di andare al cuore, alla fonte rinnovabile e rinnovante del programma di vita dell'Orionino, del suo profilo, del suo ruolo, della sua identità carismatica: la carità. Esso si presenta così in continuità vitale e carismatica con i passi della nostra storia.

«   Se vedi la carità, vedi la Trinità   » scriveva sant'Agostino. Nelle riflessioni che precedono, abbiamo potuto fissare il nostro sguardo sul Trafitto, riconoscendo il disegno del Padre che, mosso dall'amore, ha inviato il Figlio unigenito nel mondo per redimere l'uomo. Morendo sulla croce, Gesù — come riferisce l'evangelista — «   emise lo spirito   », preludio di quel dono dello Spirito Santo che Egli avrebbe realizzato dopo la risurrezione. Si sarebbe attuata così la promessa dei «   fiumi di acqua viva   » che, grazie all'effusione dello Spirito, sarebbero sgorgati dal cuore dei credenti. Lo Spirito, infatti, è quella potenza interiore che armonizza il loro cuore col cuore di Cristo e li muove ad amare i fratelli come li ha amati Lui, quando si è curvato a lavare i piedi dei discepoli e soprattutto quando ha donato la sua vita per tutti.   » (Deus caritas est, 19)

Un canto che accompagna un momento di riflessione o un momento di silenzio

  3.  COSA DOBBIAMO FARE?

Far emergere la carità nel nostro cammino

Il cammino dalla Congregazione è molto impegnativo: ci sono alcuni processi da continuare e perfezionare, come per esempio: il nuovo ruolo della comunità in rapporto alle opere e istituzioni; la mentalità e la pratica dei progetti personale, comunitario e apostolico per sfuggire alla sterilità del vivere frammentato e discontinuo; la centralità vitale della comunità con la sua casa, la sua giornata settimanale, le sue dinamiche fraterne; l'esigenza della trasparenza della “Divina Provvidenza” nello stile di vita povero, nella pratica di carità anche personale e non solo mediata dalle istituzioni; il rapporto vocazionale/apostolico con i laici nell'apostolato della carità; la complementarietà e collaborazione in seno alla Famiglia delle sue diverse componenti (FDP, PSMC, ISO, MLO); l'impegno per nuove risposte a povertà sprovvedute di previdenze umane; l'impulso di nuova evangelizzazione e della missio ad gentes . Queste sono tutte linee di conversione che rafforzano l'identità carismatica e la passione apostolica, ma avranno il loro senso solo se in esse trasparirà la carità.

«   Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine .   » (1Cor 13,1-8)

 

4.  PREGHIERA DI INTERCESSIONE

Glorifichiamo Cristo, unico fondamento sul quale san Luigi Orione ha voluto sempre fondare ogni sua iniziativa; preghiamo: Aiutaci, o Signore, a rinnovare in te il mondo intero .

Donaci di operare umilmente nella carità, come san Luigi Orione,
- per portare i piccoli, i poveri e il popolo alla tua Chiesa, sacramento universale di salvezza.

Fa che vivendo santamente nel lavoro e nella preghiera, diventiamo offerta a te gradita,
- e facciamo sperimentare a tutti la tua divina Provvidenza.

Tu che dalla croce ci hai donato Maria Madre di Dio e nostra,
- fa' che i fedeli, come san Luigi Orione, la venerino con amore di figli e ne imitino la purezza, l'umiltà e la carità.

Dona ai nostri giovani, sole o tempesta dell'avvenire, la purezza della vita e il coraggio del bene,
- come San Luigi Orione corrispondano generosamente alle esigenze della vocazione cristiana.

 

Preghiera

Signore Gesù, nostro Salvatore, che chiamasti Pietro all'apostolato e, dopo la sua caduta e il suo pentimento, lo confermasti nella tua amicizia e nella guida del collegio apostolico, rivolgi anche a noi il tuo sguardo misericordioso, perché dalla schiavitù del peccato ritorniamo a te e ti serviamo nei nostri fratelli con amore più grande. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

 

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Ficha II para un breve encuentro de reflexión y oración

 

1 3 ° C A P Í T U L O G E N E R A L

El Capítulo General promueve la continuidad carismática

( Celebración para desarrollar en todas las casas orionitas, haciendo partícipe en lo posible a los laicos, enfermos, ancianos y comunidades parroquiales)

 

Canto de Introducción

Se introduce el símbolo del 13° Capitulo: “Solo la caridad salverà el mundo”.

1.  ¿QUÉ COSA QUIERE DIOS DE NOSOTROS?

El carisma de Don Orione es un don para la Iglesia y para el mundo.

El Espíritu Santo guía a la Iglesia en su camino terreno y la enriquece con sus dones. Entre estos dones está también el carisma de Don Orione, ofrecido para el bien de toda la Iglesia y del mundo entero. El tema del Capítulo General nos pone inmediatamente en un horizonte de fidelidad personal a nuestro carisma, invita a ir al origen y a la esencia de la vocación orionita que se presenta como "una genial expresión de la caridad cristiana" . "Sólo la caridad salvará al mundo" es un tema que, más que aplicar a otros, quiere ir en profundidad para despertar el corazón, para asumir el programa de vida de Don Orione que "se ha siempre y sólo dejado guiar por la lógica del amor", para representar a Don Orione hoy en la persona de cada orionita: "lo mirarán a él, nos mirarán a nosotros".

"Ciertamente, hay diversidad de dones, pero todos proceden del mismo Espíritu. Hay diversidad de ministerios, pero un solo Señor. Hay diversidad de actividades, pero es el mismo Dios el que realiza todo en todos. En cada uno, el Espíritu se manifiesta para el bien común. El Espíritu da a uno la sabiduría para hablar (…). A este se le da el don de curar, siempre en ese único Espíritu; a aquel, el don de hacer milagros; a uno, el don de profecía (…). Pero en todo esto, es el mismo y único Espíritu el que actúa, distribuyendo sus dones a cada uno en particular como él quiere." (1 Cor 12, 4-11).

Un canto que acompaña un momento de reflexión o un momento de silencio

2.  ¿CUÁL ES NUESTRA SITUACIÓN?

Queremos ir a la fuente de nuestra vocación orionita.

En el momento actual, luego del Capítulo de la "fidelidad creativa" (CG12, 2004), de la "misión con los laicos hacia el tercer milenio" (CG11, 1998), de la identidad orionita en el "ser el Fundador hoy" (CG10, 1992), el CG13 nos pide andar al corazón, a la fuente renovable y renovadora del programa de vida del orionita, de su perfil, de su rol, de su identidad carismática: la caridad. Esto se presenta en continuidad vital y carismática con los pasos de nuestra historia.

"«Ves la Trinidad si ves el amor», escribió san Agustín. En las reflexiones precedentes hemos podido fijar nuestra mirada sobre el Traspasado (cf. Jn 19, 37; Za 12, 10), reconociendo el designio del Padre que, movido por el amor (cf. Jn 3, 16), ha enviado el Hijo unigénito al mundo para redimir al hombre. Al morir en la cruz —como narra el evangelista—, Jesús « entregó el espíritu » (cf. Jn 19, 30), preludio del don del Espíritu Santo que otorgaría después de su resurrección (cf. Jn 20, 22). Se cumpliría así la promesa de los «torrentes de agua viva» que, por la efusión del Espíritu, manarían de las entrañas de los creyentes (cf. Jn 7, 38-39). En efecto, el Espíritu es esa potencia interior que armoniza su corazón con el corazón de Cristo y los mueve a amar a los hermanos como Él los ha amado, cuando se ha puesto a lavar los pies de sus discípulos (cf. Jn 13, 1-13) y, sobre todo, cuando ha entregado su vida por todos" (Benedicto XVI, Deus Caritas est, 19).

Un canto que acompaña un momento de reflexión o un momento de silencio.

3.  ¿QUÉ DEBEMOS HACER?

Hacer emerger la caridad en nuestro camino.

El camino de la Congregación es muy comprometedor: hay algunos procesos para continuar y perfeccionar, como por ejemplo: el nuevo rol de la comunidad en relación a las obras e instituciones; la mentalidad y la práctica de los proyectos personal, comunitario y apostólico, para huir a la esterilidad del vivir fragmentado y discontinuo; la centralidad vital de la comunidad con su casa, su jornada semanal, sus dinámicas fraternas; la exigencia de la transparencia de la "Divina Providencia" en el estilo de vida pobre, incluso en la práctica de la caridad personal y no sólo mediada por la institución; la relación vocacional/apostólica con los laicos en el apostolado de la caridad; la complementariedad y colaboración en el seno de la Familia con sus diversos componentes (FDP, PHMC, ISO, MLO); el compromiso para nuevas respuestas a pobrezas desprovistas de providencia humana; el impulso de nueva evangelización y de la misión ad gentes . Estas son todas líneas de conversión que refuerzan la identidad carismática y la pasión apostólica, pero tendrán sentido únicamente si en ellas se transparenta la caridad.

"Aunque yo hablara todas las lenguas de los hombres y de los ángeles, si no tengo amor, soy como una campana que resuena o un platillo que retiñe. Aunque tuviera el don de la profecía y conociera todos los misterios y toda la ciencia, aunque tuviera toda la fe, una fe capaz de trasladar montañas, si no tengo amor, no soy nada. Aunque repartiera todos mis bienes para alimentar a los pobres y entregara mi cuerpo a las llamas, si no tengo amor, no me sirve para nada. El amor es paciente, es servicial; el amor no es envidioso, no hace alarde, no se envanece, no procede con bajeza, no busca su propio interés, no se irrita, no tienen en cuenta el mal recibido, no se alegra de la injusticia, sino que se regocija con la verdad. El amor todo lo disculpa, todo lo cree, todo lo espera, todo lo soporta. El amor no pasará jamás." (1 Cor 13, 1-8).

 

4.  ORACIÓN DE INTERCESIÓN

Glorifiquemos a Cristo, único fundamento sobre el cual San Luis Orione siempre ha querido fundar todas sus iniciativas; oremos juntos diciendo: Ayúdanos, Señor, a renovar en Ti el mundo entero .

Concédenos obrar humildemente en la caridad, como San Luis Orione,
- para llevar a los pequeños, los pobres y el pueblo a tu Iglesia, sacramento universal de salvación.

Haz que viviendo santamente en el trabajo y en la oración, nos convirtamos en ofrenda agradable a Ti,
- y hagamos experimentar a todos tu Divina Providencia.

Tú que desde la cruz nos has regalado a María, Madre de Dios y Madre nuestra,
- haz que los fieles, a ejemplo de San Luis Orione, la veneren con amor de hijos e imiten su pureza, humildad y caridad.

Concede a nuestros jóvenes, sol o tormenta del mañana, la pureza de la vida y el coraje del bien,
- como San Luis Orione, respondan generosamente a la exigencia de la vocación cristiana.

 

Oración

Señor Jesús, nuestra Salvador, que llamaste a Pedro al apostolado y, luego de su caída y su arrepentimiento, lo confirmaste en tu amistad y en la guía del colegio apostólico, dirige también a nosotros tu mirada misericordiosa, para que de la esclavitud del pecado regresemos a Ti y te sirvamos en nuestros hermanos con inmenso amor. Tú que vives y reinas con el Padre en la unidad del Espíritu Santo y eres Dios, por los siglo de los siglos. Amén.

 

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Ficha II para um breve encontro de reflexão e oração

 

13° CAPÍTULO GERAL

O Capítulo promove a continuidade carismática

(Celebração para ser realizada em todas as casas orionitas, envolvendo, se possível, leigos, jovens, doentes, anciãos, e as pessoas das paróquias.)

 

Canto de introdução

Introduza-se o símbolo processionalmente : “Somente a caritade salvará o mundo”.

1.   QUE DESEJA DEUS DE NÓS?

O carisma de Dom Orione é um dom para a Igreja e para o mundo

O Espírito Santo guia a Igreja em sua caminhada terrena e a enriquece com os seus dons. Entre eles está também o carisma de Dom Orione, oferecido para o bem de toda a Igreja e do mundo inteiro. O tema do Capítulo Geral coloca-nos imediatamente num horizonte de fidelidade pessoal ao nosso carisma, convida a voltarmos às origens e à essência da vocação orionita que se apresenta como “ uma genial expressão da caridade cristã ”. “ Só a caridade salvará o mundo ” é um tema que, mais do que se ajuntar aos outros, pretende entrar em profundidade para despertar nosso coração, para que assuma o programa de vida de Dom Orione que “sempre e unicamente se deixou guiar pela lógica firme do amor”, para representar Dom Orione hoje na pessoa de cada Orionita: “olharão para ele, olharão para nós”.

« Há diversidade de dons, mas o Espírito é o mesmo. Há diversidade de ministérios, mas o Senhor é o mesmo. Há diferentes atividades, mas é o mesmo Deus que realiza tudo em todos. A cada um é dada a manifestação do Espírito, em vista do bem de todos. A um é dada pelo Espírito uma palavra de sabedoria; a outro, uma palavra de conhecimento segundo o mesmo Espírito. A outro é dada a fé, pelo mesmo Espírito. A outro são dados dons de cura, pelo mesmo Espírito. A outro, o poder de fazer milagres. A outro, a profecia. (…) Todas essas coisas as realiza um e o mesmo Espírito, que distribui a cada um conforme quer. » (1Cor 12,4-11)

Um canto que acompanhe o momento de reflexão ou um momento de silêncio

2.  QUAL É A NOSSA SITUAÇÃO?

Desejamos ir até a fonte da nossa vocação orionita

No momento atual, depois dos Capítulos da “ fidelidade criativa ” (CG12, 2004), da “ missão com os leigos rumo ao terceiro milênio ” (CG11, 1998), da identidade orionita em “ ser o Fundador hoje” (CG10, 1992), o CG13 nos pede que caminhemos até o coração, até a fonte renovável e renovadora do programa de vida do Orionita, de seu perfil, de seu papel, de sua identidade carismática: a caridade. O CG13 se apresenta pois em continuidade vital e carismática com os passos de nossa história.

«Se vês a caridade, vês a Trindade » — escrevia Santo Agostinho. Ao longo das reflexões anteriores, pudemos fixar o nosso olhar no Trespassado, reconhecendo o desígnio do Pai que, movido pelo amor, enviou o Filho unigênito ao mundo para redimir o homem. Quando morreu na cruz, Jesus — como indica o evangelista — « entregou o Espírito », prelúdio daquele dom do Espírito Santo que Ele havia de realizar depois da ressurreição. Desde modo, se atuaria a promessa dos « rios de água viva » que, graças à efusão do Espírito, haviam de emanar do coração dos crentes. De fato, o Espírito é aquela força interior que harmoniza seus corações com o coração de Cristo e leva-os a amar os irmãos como Ele os amou, quando Se inclinou para lavar os pés dos discípulos e sobretudo quando deu a sua vida por todos.» (Deus caritas est, 19) 

Um canto que acompanhe o momento de reflexão ou um momento de silêncio

3.  QUE DEVEMOS FAZER?

Fazer brotar a caridade em nossa caminhada

A caminhada da Congregação é muito empenhativa: existem alguns procedimentos a serem continuados e aperfeiçoados, por exemplo: o novo papel da comunidade em relação às obras e instituições; a mentalidade e a prática dos projetos pessoal, comunitário e apostólico para nos libertarmos da esterilidade de vivermos fragmentados e de forma descontínua; a centralidade vital da comunidade com sua casa, seu dia semanal, suas dinâmicas de fraternidade; a exigência da transparência da “Divina Providência” no estilo de vida pobre, na prática da caridade, inclusive a pessoal e não somente a que se faz mediante as instituições; o relacionamento vocacional/apostólico com os leigos no apostolado da caridade; a complementaridade e a colaboração no seio da Família e de seus diversos componentes (FDP, PIMC, ISO, MLO); O compromisso com as novas respostas à pobreza desamparada de toda previdência humana; o impulso da nova evangelização e da missio ad gentes . Estas todas são linhas de conversão que reforçam a identidade carismática e a paixão apostólica, mas somente terão sentido se nelas transparecer a caridade.

« Se eu falasse as línguas dos homens e as dos anjos, mas não tivesse amor, eu seria como um bronze que soa ou um címbalo que retine. Se eu tivesse o dom da profecia, se conhecesse todos os mistérios e toda a ciência, se tivesse toda a fé, a ponto de remover montanhas, mas não tivesse amor, eu nada seria. Se eu gastasse todos os meus bens no sustento dos pobres e até me entregasse como escravo, para me gloriar, mas não tivesse amor, de nada me aproveitaria. O amor é paciente, é benfazejo; não é invejoso, não é presunçoso nem se incha de orgulho; não faz nada de vergonhoso, não é interesseiro, não se encoleriza, não leva em conta o mal sofrido; não se alegra com a injustiça, mas fica alegre com a verdade. Ele desculpa tudo, crê tudo, espera tudo, suporta tudo. O amor jamais acabará. » (1Cor 13,1-8)

 

4.  ORAÇÃO DE INTERCESSÃO

Glorifiquemos a Cristo, único fundamento sobre o qual São Luís Orione sempre quis alicerçar toda sua iniciativa; oremos: Ajuda-nos, ó Senhor, a renovar em ti o mundo inteiro .

Dá-nos a graça de agir humildemente na caridade, como fez São Luís Orione,
- para levarmos os pequeninos, os pobres e o povo à tua Igreja, sacramento universal da salvação.

Faz que, vivendo santamente no trabalho e na oração, nos tornemos oferta agradável a ti,
- e façamos todos experimentar a tua divina Providência.

Tu que da cruz nos deste Maria Mãe de Deus e nossa,
- faz que fiéis ao exemplo de São Luís Orione, a veneremos com amor de filhos e imitemos a pureza, a humildade e a caridade dela.

Dá aos nossos jovens, sol ou tempestade do porvir, a pureza da vida e a coragem de fazer o bem,
— como São Luís Orione correspondamos generosamente às exigências da vocação cristã.

 

Oração

Senhor Jesus, nosso Salvador, que chamaste Pedro ao apostolado e, depois de sua queda e de seu arrependimento, o confirmaste na tua amizade e na guia do colégio apostólico, volta também para nós teu olhar misericordioso, para que da escravidão do pecado voltemos a ti e te sirvamos em nossos irmãos, com amor sempre maior. Tu que vives e reinas nos séculos dos séculos. Amém.

 

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II outline for a brief meeting of reflection and prayer

 

13 th GENERAL CHAPTER

The Chapter promotes the charismatic continuity

  (The celebration is to be held in all the orionine houses, involving, if possible, the laity, young people, sick, elderly and people of the parishes.)

 

 

Opening hymn

The symbol is brought in processionally : “ Only charity will save the world”.

1. WHAT DOES GOD WANT FROM US?

The charism of Don Orione is a gift for the Church and for the world

The Holy Spirit drives the Church in its earthly journey and enriches her with its gifts. Among these gifts there is also the charism of Don Orione, offered for the good of the whole Church and of the world. The theme of the General Chapter immediately sets us in a horizon of personal fidelity to our charism, it invites to go to the origin and the essence of the orionine vocation and presents it as "a genial expression of the Christian charity". " Charity alone will save the world " is a theme that, more than simply one of many, wants to go to depth to wake up again the heart and to assume the programme of life of Don Orione that "always and only allowed himself to be guided by the strict logic of love", to represent Don Orione today in the person of every Orionine: "they will look at him, they will look at us."

Now there are varieties of gifts, but the same Spirit; and there are varieties of services, but the same Lord; and there are varieties of activities, but it is the same God who activates all of them in everyone. To each is given the manifestation of the Spirit for the common good. To one is given through the Spirit the utterance of wisdom, (…) to another gifts of healing by the one Spirit, to another the working of miracles, to another prophecy (…). All these are activated by one and the same Spirit, who allots to each one individually just as the Spirit chooses . " (1Cor 12,4-11)

A song that accompanies a period of reflection or a period of silence

2. WHAT IS OUR SITUATION?

We want to go to the source of our orionine vocation.

At present, after the Chapters of the " creative fidelity" (GC12, 2004), of the " mission with the laymen toward the third millennium " (GC11, 1998), of the orionine identity in the " being the Founder today" (GC10, 1992), the 13 th GC asks us to go to the heart, to the renewable and renovating source of the programme of life of the Orionine, of his outline, of his role, of his charismatic identity: charity. It thus appears in vital and charismatic continuity with the footsteps of our history.

" If you see charity, you see the Trinity”, wrote Saint Augustine . In the foregoing reflections, we have been able to focus our attention on the Pierced one, recognizing the plan of the Father who, moved by love, sent his only-begotten Son into the world to redeem man. By dying on the Cross—as Saint John tells us—Jesus “gave up his Spirit”, anticipating the gift of the Holy Spirit that he would make after his Resurrection. This was to fulfil the promise of “rivers of living water” that would flow out of the hearts of believers, through the outpouring of the Spirit. The Spirit, in fact, is that interior power which harmonizes their hearts with Christ's heart and moves them to love their brethren as Christ loved them, when he bent down to wash the feet of the disciples and above all when he gave his life for us. (Deus caritas est, 19)

A song that accompanies a period of reflection or a period of silence

3. WHAT HAVE WE TO DO?

To make charity emerge in our journey

The journey of the Congregation is very binding: there are some processes to continue and to improve, as for example: the new role of the community regarding the works and institutions; the mentality and the practice of the personal, community and apostolic projects to escape the sterility of the fragmented and discontinuous way of living; the vital centrality of the community with its house, its weekly day, its brotherly dynamics; the demands of the transparency of "Divine Providence" in the poor style of life, in the practice of personal charity also and not only mediated by the institutions; the vocational/apostolic relationship with the laymen in the apostolate of charity; the complementarity and collaboration, within the Family, of its different components (FDP, PSMC, ISO, MLO); the undertaking to find new answers to forms of poverty lacking human foresight; the impulse of the new evangelization and of the missio ad gentes . These are all lines of conversion that strengthen the charismatic identity and the apostolic passion, but they will have meaning only if in them charity will shine through.

" If I speak in the tongues of mortals and of angels, but do not have love, I am a noisy gong or a clanging cymbal. And if I have prophetic powers, and understand all mysteries and all knowledge, and if I have all faith, so as to remove mountains, but do not have love, I am nothing. If I give away all my possessions, and if I hand over my body so that I may boast, but do not have love, I gain nothing. Love is patient; love is kind; love is not envious or boastful or arrogant or rude. It does not insist on its own way; it is not irritable or resentful; it does not rejoice in wrongdoing, but rejoices in the truth. It bears all things, believes all things, hopes all things, endures all things Love will never end . " (1Cor 13,1-8)

 

4. PRAYER OF INTERCESSION

Let us glorify Christ, the only base on which saint Luigi Orione has always wanted to found every initiative of his; we pray: Help us, o Lord, to renew in you the whole world.

Grant us to humbly operate in charity as saint Luigi Orione,
- to bring the little ones, the poor and the people to your Church, the universal sacrament of salvation.

May we, by piously living in work and in the prayer, become an offering pleasing to you,
- and make everyone experience your divine Providence .

From the cross you have given us Mary Mother of God and ours,
- grant that the believers, like saint Luigi Orione, may revere her with love of children and imitate her purity, humility and charity .

Give to our young people, sun or storm of the future, the purity of the life and the courage of the good,
- like Saint Luigi Orione may they generously correspond to the demands of the Christian vocation.

 

Prayer

Lord Jesus, our Saviour, you called Peter to the apostolate and, after his fall and his repentance, you confirmed him in your friendship and in the leadership of the apostolic college: turn also to us your merciful face, so that from the slavery of sin we may return to you and serve you in our brothers with greater love. You who live and reign for ever and ever. Amen.

 

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Fiche II pour une brève rencontre de réflexion et de prière.

 

13° CHAPÎTRE GÉNÉRAL

Le chapitre promouvoit la continuité charismatique

(La célébration à faire dans toutes les maisons orionines en associant si possible les laics, les jeunes, les malades et les paroissiens)

 

Chant d'entrée

On introduit processionnellement le symbole  : «Seulement la charitè souvera le monde»

1. QUE VEUT DIEU DE NOUS ?

Le charisme de Don Orione est un don pour l'Eglise et pour le monde.

Le Saint Esprit conduit l'Eglise dans son cheminement terrestre et l'enrichie de ses dons. Parmi ces dons, il ya aussi le charisme de Don Orione offert pour le bien de toute l'Eglise et du monde entier. Le thème du chapitre général nous met immédiatement dans un horizon de fidélité personnelle à notre charisme, nous invite à plonger dans l'origne et l'essence de la vocation orionine qui se présente comme "  une géniale expression de la charité chrétienne  ". "  Seule la charité sauvera le monde  " est un thème qui, plus que de s'ajouter aux autres, veut aller en profondeur pour réveiller le coeur, pour assumer le programme de vie de Don Orione qui " s'est laissé guider toujours et seulement de la logique fermeté de l'amour ", pour représenter Don Orione aujourd'hui dans la personne de chaque orioniste : " ils le regarderont, ils nous regarderont. "

«  Il ya certes, diversité de dons spirituels, mais c'est le même Esprit. Diversité de ministères, mais c'est le même Seigneur ; diversité d'opérations, mais c'est le même Dieu qui opère tout en tous. A chacun la manifestation de l'Esprit est donnée en vue du bien commun. A l'un c'est un discours de sagesse qui est donné par l'Esprit ; (...) à tel autre les dons de guérisons dans l'unique Esprit ; à un autre la puissance d'opérer des miracles ; à tel autre la prophétie ; (...) Mais tout cela, c'est l'unique et même Esprit qui l'opère, distribuant ses dons à chacun en particulier comme il l'entend.  » (1Co 12,4-11)

Un chant accompagné d'un moment de réflexion ou d'un moment de silence.

2. QUELLE EST NOTRE SITUATION ?

Nous voulons aller à la source de notre vocation orionine.

Au moment actuel, après les chapitres de la "  fidélité créative  " (CG12, 2004), de la "  mission avec les laics vers le troisième millénaire  " (CG11, 1998), de l'identité orionine dans "  être le Fondateur aujourd'hui  " (CG10, 1992), le CG13, nous invite à aller au coeur, à la source renouvelable et renouvellante du programme de vie de l'orioniste, de son profil, de son rôle, de son identité charismatique : la charité. Il se présente ainsi en continuité vitale et charismatique avec les pas de notre histoire.

« Si tu vois la charité, tu vois la Trinité » disait saint Augustin. Dans nos réflexions précédentes, nous avons pu fixer notre regard sur le Crucifié, reconnaissant le dessein du Père qui, mû par l'amour, à envoyer le Fils unique dans le monde pour racheter l'homme. Mourant sur la croix, Jésus – comme le réfère l'évangéliste – « émit l'esprit » prélude de ce don de l'Esprit-Saint qu'il réalisa après la résurrection. Ainsi aura été actualisée la promesse des « fleuves d'eau vive » qui, grâce à l'effusion de l'Esprit, auraient jailli du coeur des croyants. L'Esprit en effet, est cette puissance intérieure qui harmonise leur coeur avec celui du Christ et les pousse à aimer les frères come Lui les a aimés, quand Il s'est penché pour laver les pieds de ses disciples et surtout quand il a donné sa vie pour tous.  » ( Deus caritas est, 19).

Un chant accompagné d'un moment de réflexion ou un moment de silence.

3. QUE DEVONS-NOUS FAIRE ?

Faire émerger la charité sur notre chemin

Le chemin de la Congrégation est très engageant. Il y a certains procès à continuer et à perfectionner, comme par exemple: le nouveau rôle de la communauté par rapport aux oeuvres et les institutions ; la mentalité et la pratique des projets personnel, communautaire et apostolique pour échapper à la stérile manière du vivre fragmenté et discontinue; la centralité vitale de la communauté avec sa maison, sa journée hebdomadaire, ses dynamiques fraternelles ; l'exigence de la transparence de la " Divine Providence" dans le style de vie pauvre, dans la pratique de la charité aussi fraternelle et non seulement à travers les institutions ; le rapport vocationnel / apostolique avec les laïcs dans l'apostolat de la charité ; la complémentarité et collaboration au sein de la famille dans ses diverses composantes ( FDP, PSMC, ISO, MLO ); l'engagement pour les réponses aux nouvelles pauvretés privées de sécurité sociale; l'impulsion pour une nouvelle évangélisation et de la missio ad gentes. Tout cela est une ligne de conversion qui renforce l'identité charismatique et la passion apostolique, mais aura du sens seulement si en cela transparait la charité.

«Q uand je parlerais les langues des hommes et des anges, si je n'ai pas la charité, je ne suis qu'un airain qui sonne ou cymbale qui retentit. Quand j'aurais le don de la prophétie et que je connaitrais tous les mystères et toute la science, quand j'aurais la plénitude de la foi, une foi à transporter les montagnes, si je n'ai pas la charité, je ne suis rien. Quand je distribuerais tous mes biens en aumônes, quand je livrerais mon corps aux flammes, si je n'ai pas la charité, cela ne me sert de rien. La charité est longanime ; la charité est serviable ; elle n'est pas envieuse ; la charité ne fanfaronne pas, ne se gonfle pas ; elle ne fait rien d'inconvenant, ne cherche pas son intérêt , ne s'irrite pas, ne tient pas compte du mal ; elle ne se réjouit pas de l'injustice, mais elle met sa joie dans la vérité. Elle excuse tout, croit tout, espère tout, supporte tout. La charité ne passera jamais . » (1Co 13, 1-8)

4. PRIERE D'INTERCESSION

Glorificons le Christ, unique fondement sur lequel Saint Louis Orione a voulu toujours fonder chacune de ses initiatives ; prions : aide-nous o Seigneur à renouveller en toi le monde entier.

Donne-nous d'oeuvrer humblement dans la charité comme saint Louis Orione,
- pour porter les petits, les pauvres et le peuple à ton Eglise, sacrement universel de salut.

Fais que vivants saintement dans le travail et dans la prière, nous devenions une offrande qui te soit agréée
- et que nous fassions expérimenter à tous ta providence.

Toi qui, de la croix, nous a donné Marie, Mère de Dieu et notre Mère,
- fais que les fidèles, comme saint Louis Orione, la vénèrent avec amour de fils et qu'ils en imitent la pureté, l'humilité et la charité.

Donne à nos jeunes, soleil ou tempête de l'avenir, la pureté de la vie et le courage du bien,
- comme saint Louis Orione, ils correspondent généreusement aux exigences de la vocation chrétienne.

 

Prière

Seigneur Jésus notre Sauveur, qui appela Pierre à l'apostolat et après sa chute et son repentir, le confermas dans ton amitié et dans la conduite du collège apostolique, tourne aussi ton regard miséricordieux vers nous, afin que de l'esclavage du péché, nous retournions à toi et te servions dans nos frères avec un amour plus grand. Toi qui vis et règne dans les siècles des siècles. Amen.

 

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Schemat II na krtótkie spotkanie refleksyjno-modlitewne

 

13 KAPITULA GENERALNA

Kapitula animuje wspólnoty charyzmatycznie

(Do przeprowadzenia we wszystkich domach orionskich, zaangazowac w miare mozliwosci swieckich, mlodziez, chorych, starszych i wiernych z parafii.)

 

Spiew na rozpoczecie

Wprowadza sie procesyjnie symbol: „Tylko milosc zbawi swiat”.

1. CZEGO OCZEKUJE OD NAS BÓG?

Charyzmat ks. Orione jest darem dla Kosciola i swiata

Duch Swiety prowadzi Kosciól po drogach swiata i ubogaca Go swoimi darami. Posród tych darów jest takze charyzmat ks. Orione, jako dar dla dobra calego Kosciola i swiata. Temat Kapituly Generalnej wskazuje bezposrednio na horyzonty wiary osobistej w naszym charyzmacie, zaprasza do siegniecia do korzeni i znaczenia powolania orionskiego, które jawi sie jako szczególne podkreslenie milosierdzia chrzescijanskiego. " Tylko milosc zbawi swiat" to temat który bardziej od innych siega do glebi, aby rozpalilc serce by moglo przyjac program zycia Ksiedza Orione, który rozpatrywal wszystko i zawsze w perspektywie milosci, aby odnowic dzisiaj obraz Ksiedza Orione w osobie kazdego Orionisty: "widzac jego, widziec nas samych".

Rózne sa dary laski, lecz ten sam Duch;   rózne tez sa rodzaje poslugiwania, ale jeden Pan;   rózne sa wreszcie dzialania, lecz ten sam Bóg, sprawca wszystkiego we wszystkich.   Wszystkim zas objawia sie Duch dla [wspólnego] dobra.   Jednemu dany jest przez Ducha dar madrosci slowa, drugiemu umiejetnosc poznawania wedlug tego samego Ducha,   innemu jeszcze dar wiary w tymze Duchu, innemu laska uzdrawiania w jednym Duchu, 10  innemu dar czynienia cudów, innemu proroctwo, innemu rozpoznawanie duchów, innemu dar jezyków i wreszcie innemu laska tlumaczenia jezyków.   Wszystko zas sprawia jeden i ten sam Duch, udzielajac kazdemu tak, jak chce. (1 Kor 12, 4-11)

Spiwew jako tlo do refleksji lub chwila ciszy na refleksje osobista

2. JAKA JEST NASZA SYTUACJA

Chcemy siegnac do zródel naszego orionskiego powolania

W obecnym momencie po Kapitulach Generalnych „fedelta creativa” (wiara twórcza) (KG XII, 2004), z misja swickich w trzecie tysiacl ecie (KG XI, 1998) tozsamosc orionska w Byc zalozycielem dzisiaj (KG X, 1992). Kapitula Generalna XIII wzywa nas do siegniecia w glab serca jako zródla odnowy programu zycia orionskiego, jego profilu, jego roli i tozsamosci charyzmatycznej, która jest milosierdzie. To wszystko objawia sie w zywotnosci wspólnot i charyzmacie oraz naszej orionskiej historii.

„Jesli widzisz milosc, widzisz Trójce » pisal sw. Augustyn. W dotychczasowej refleksji mo- glismy patrzec na Tego, którego przebili (por. J 19, 37; Za 12, 10), rozpoznajac zamysl Ojca, który poruszony miloscia (por. J 3, 16) poslal swojego jednorodzonego Syna na swiat, aby odkupil czlowieka. Umierajac na krzyzu — jak relacjonuje Ewangelista — Jezus « oddal Ducha » (por. J 19, 30), zadatek tego daru Ducha Swietego, którego mial udzielic po zmartwychwstaniu (por. J 20, 22). W ten sposób miala sie zrealizowac obietnica o strumieniach wody zywej, które — dzieki wylaniu Ducha Swietego — wyplywaja z serc wierzacych (por. J 7, 38-39). Duch bowiem objawia sie jako wewnetrzna moc, która harmonizuje ich serca z Sercem Chrystusa i uzdalnia ich do milowania braci, tak jak On ich milowal, kiedy pochylal sie, aby umywac nogi uczniom (por. J 13, 1-13), a zwlaszcza, gdy oddal za nas zycie (por. J 13, 1; 15, 13).” (Deus caritas est, 19)

Spiew jako tlo do refleksji lub chwila ciszy na refleksje osobista.

3. CO POWINNISMY CZYNIC?

Ukazywac milosierdzie w naszym dzialaniu.

Rozwój Zgromadzenia jest bardzo zobowiazujacy. Jest wiele zadan, które wymagaja kontynuacji i dopracowania jak np.: nowe zadania wpsólnoty w relacji miedzy dzielami, a instytucjami; swiadomosc i stosowanie projektów osobistych, wspólnotowych i apostolskich, by nie uciekac i nie izolowac sie od zycia w pelni orionskiego; skoncentrowac zycie wspólnotowe wokól danego domu wspólnoty, na dniu wspólnotowym, na rozwoju wiezi braterskich we wspólnotach; stylem zycia ukazywac „Boska Opatrznosc” poprzez ubóstwo i praktykowane milosierdzia; poprzez relacje powolaniowo – ewangelizacyjne ze swieckimi ukazywac im milosierdzie; wspólpracowac w relacjach rodzinnych z (FDP, PSMC, ISO, MLO); zaangazowac sie w zwalczanie nowych form ubóstwa; dawac impuls ku nowej ewangelizacji i misji „ad gentes”. Sa to wszystkie drogi przemiany, które wzmaniaja tozsamosc charyzmatyczna i zapal apostolski, ale maja one sens tylko wtedy kiedy przejawia sie w nich milosierdzie.

1  Gdybym mówil jezykami ludzi i aniolów, a milosci bym nie mial, stalbym sie jak miedz brzeczaca albo cymbal brzmiacy. 2  Gdybym tez mial dar prorokowania i znal wszystkie tajemnice, i posiadal wszelka wiedze, i wszelka [mozliwa] wiare, tak izbym góry przenosil. a milosci bym nie mial, bylbym niczym. 3  I gdybym rozdal na jalmuzne cala majetnosc moja, a cialo wystawil na spalenie, lecz milosci bym nie mial, nic bym nie zyskal. 4  Milosc cierpliwa jest, laskawa jest. Milosc nie zazdrosci, nie szuka poklasku, nie unosi sie pycha; 5  nie dopuszcza sie bezwstydu, nie szuka swego, nie unosi sie gniewem, nie pamieta zlego; 6  nie cieszy sie z niesprawiedliwosci, lecz wspólweseli sie z prawda. 7  Wszystko znosi, wszystkiemu wierzy, we wszystkim poklada nadzieje, wszystko przetrzyma. 8  Milosc nigdy nie ustaje, [nie jest] jak proroctwa, które sie skoncza, albo jak dar jezyków, który zniknie, lub jak wiedza, której zabraknie. (1Kor 13,1-8)

4. MODLITWA

Wychwalajmy Chrystusa, jedyny fundament, na którym ksiadz Orione chcial wznosic kazde swoje dzielo.

Wspomagaj nas Panie w odnawianiu calego swiata w Tobie .

  Daj nam Panie postepowac w pokornej milosci jak czynil to ksiadz Orione, przez przyprowadzanie biednych i maluczkich do Twojego Kosciola, który jest sakramentem powszechnego zbawienia.

Spraw, abysmy poprzez uswiecenie w pracy i modlitwie stawali sie mila Tobie ofiara, swiadczac wobec wszystkich o Twojej Boskiej Opatrznosci.

Ty, który z krzyza dales nam Maryje za nasza matke, spraw, abysmy wierzac jak ksiadz Orione, sluzyli z synowska miloscia, czystoscia, pokora i milosierdziem.

Daj naszej mlodziezy, która jest sloncem lub burza przyszlosci czystosc zycia i odwage do czynienia dobra, aby jak ksiadz Orione odpowiadali wspanialomyslnie na powolanie chrzescijanskie.

 

Módlmy sie

Panie Jezu Chryste nasz Zbawicielu, który powolales swietego Piotra na apostola zachowaj w jednosci i Twojej przyjazni Kolegium Biskupów i zwróc równiez ku nam swoje milosierne oblicze, abysmy uwolnieni z grzechów powrócili do Ciebie i Tobie sluzyli w naszych braciach z coraz wieksza miloscia. Ty który zyjesz i królujesz na wieki wieków. Amen.

 

 

14 Dicembre 2013
SANTIAGO (Cile): Conferma della nomina dei superiori locali.
Il Superiore generale con il Consiglio, riuniti a Roma in data 25-26 novembre scorso, hanno provveduto alle nomine dei superiori di comunità della Vice-Provincia "Nostra Sig.ra del Carmen" (Cile).
27 Novembre 2013
BUENOS AIRES: Conferma della nomina dei superiori locali.
Il Superiore generale con il Consiglio riuniti a Roma in data 25-26 novembre scorso hanno provveduto alle nomine dei superiori di comunità della Provincia "Madonna della Guardia" (Argentina).
9 Novembre 2013
Strade (Vie, Piazze, Corsi, Larghi) dedicati a Don Orione
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