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CONVEGNO ORIONINO
DELLE OPERE DI PASTORALE DELLA CARITA'
Data e luogo : Varsavia (Polonia), 14 al 19 giugno 2009.
Consiglieri generali responsabili : Fr. Jorge Silanes e Sr. M. Mabel Spagnuolo.
Tema : “OPERE DI CARITA', FARI DI FEDE E DI CIVILTÀ”
Obiettivo : Nel quadro del Progetto orionino per le opere di Carità (FDP 2004) e del Modello di opere e servizi socio-sanitari (PSMC 2005), il convegno si propone di:
- fare una riflessione aggiornata sulla qualità carismatica e profetica delle attuali opere e servizi di carità assistenziale e promozionale. Si terranno in conto le sfide che il cambiamento pone al nostro carisma e l'esigenza di nuove risposte alle povertà;
- fare un'esperienza di formazione al carisma, religiosi, religiose e laici insieme;
- approfondire la dinamiche della gestione comunitaria delle opere;
- identificare alcune linee operative concrete , a livello provinciale e locale.
Il contenuto del Convegno si svolgerà tenendo sempre come punto di riferimento il tema: “ Fari di fede e di civiltà ” in tutte le riflessioni e in tutte le fasi del convegno.
Le nostre opere di carità assistenziali e promozionali sono la concretizzazione e la visibilizzazione del carisma di Don Orione che, come veri “ Fari ”, sono chiamate ad illuminare la vita della Chiesa e della società, secondo il pensiero di Don Orione che ci voleva “i santi della salute sociale”.
La vitalità e fecondità del carisma è strettamente legata al nostro impegno per una “fedeltà creativa” ad esso, questo implica un attento e sapiente sguardo sulla realtà, sulle provocazioni che le situazioni odierne del mondo offrono alla nostra carità orionina, implica un'approfondimento della realtà della persona oggi e della sua centralità, per cogliere le sfide ed assumere il rinnovamento e la trasformazione delle nostre opere, affinché siano sempre più aperte, profetiche e una risposta chiara al territorio in cui sono inserite.
Ma anche è necessaria una formazione continua e una continua rilettura dell'intenzione e del carisma di Don Orione, un discernimento comunitario che porti ad incarnarlo nei nuovi contesti e nelle nuove culture che conformano il nostro “volto internazionale” di Famiglia orionina.
Questo comporta l'approfondimento di altro argomento di fondamentale importanza nel momento di dare una forma storica concreta e coerente. Siamo coscienti che a livello di idee e di teoria sul carisma possiamo più facilmente essere d'accordo, però quello che rende le idee incisive è la loro “incarnazione”, cioè metterci in atteggiamento di conversione e di trasformazione delle istituzioni, delle strutture, delle dinamiche che le rendano visibili e storiche, perché siano veri “ Fari ” di carità evangelizzatrice.
Perciò è importante realizzare anche una riflessione sullo stile di gestione, sulle dinamiche, sulla formazione e sui modi di sostentamento economico-finanziario delle opere per adeguarle alle esigenze di lavoro di insieme, di efficacia apostolica, alle nuove povertà e al bisogno di una continua formazione della comunità allargata (religiosi, religiose, laici).
Abbiamo così identificato quattro nuclei principali e portanti di contenuto-riflessione:
- “Fari” di che cosa? Scopo specifico e identificante è che siano fari “di fede e di civiltà”.
- “Fari” per chi? Sguardo storico-sociale sul mondo e sulle sfide poste carisma. La centralità della persona nell'antropologia cristiana.
- “Fari” con quale stile? Lo stile delle persone e delle istituzioni caritative. Il carisma orionino oggi: fedeltà e creatività; profezia e missione in vista di “Instaurare omnia in Christo”.
- “Fari” con quali dinamiche? Approfondiremo alcune dinamiche particolari:
- relazione comunità religiosa – opere: evoluzione, problemi e scelte.
- relazione tra carità istituzionale e nuove povertà : discernimento sulle nuove povertà, apertura dell'istituzione ai bisogni del territorio, finalità apostolica nel servizio, attualizzazione continua della scelta dei “più poveri”;
- dinamiche di gestione : al interno dell'opera e verso l'esterno (estroversione delle opere); definizione dei ruoli, équipes, consiglio d'opera, progetti locali, interazione con altri Enti;
- forme di finanziamento delle opere e destinazione di carità: finanziamento pubblico (stato), finanziamento privato (enti e sponsors), beneficienza (benefattori e volontari);
- formazione al carisma dei religiosi/e e dei laici per la qualità carismatica di stile e di “mission” delle opere.
- relazione della comunità-opera con l'ambiente umano del territorio nella dinamica del “faro”, del lievito e del sale, “di fede e di civiltà”.
Dinamiche per lo svolgimento del Convegno:
- Illuminazioni da esperti.
- Presentazione di esperienze concrete riguardante alcuni temi (ad es. forme di finanziamento, apertura al territorio, esperienze formative…).
- Lavori di gruppo.
- Assemblee.
Le linee di orientamento e linee di azione.
Come frutto del Convegno elaboreremo alcune “linee di orientamento” e “linee di azione” a livello provinciale e locale, per rendere le nostre opere e servizi veri “fari di fede e di civiltà”, per rilanciare la loro apostolicità e influenza civile sulla società.
RELAZIONI DI ESPERTI SU:
- “Fari di fede e di civiltà! (i contenuti)
- “Fari per il mondo d'oggi” (i destinatari)
- “Fari con stile orionino” (i soggetti)
- “Le dinamiche dei fari” (le modalità):
TESTIMONIANZE ED ESPERIENZE SU:
- relazione comunità religiosa – opere
- relazione tra carità istituzionale e nuove povertà
- dinamiche di gestione
- forme di finanziamento
- formazione al carisma dei religiosi/e e dei laici
- relazione della comunità-opera con l'ambiente umano del territorio.
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