Il tema della "Povertà e comunione dei beni in un mondo globalizzato" è stato l'ultimo intervento del Convegno amministrativo conclusosi nel pomeriggio del 26 novembre ad Ariccia. Questo argomento, presentato da Padre Nava, monfortano, ha suscitato molto interesse negli ascoltatori, a motivo della sua natura. La povertà testimoniata nella vita religiosa in un mondo globalizzato, come oggi, se non trova una motivazione spirituale che la colloca nell'ambito della testimonianza collettiva, difficilmente può essere percepita come un valore. Per questo devono essere i religiosi stessi a vigilare sui criteri della povertà, nelle dimensioni praticabili secondo i paletti ereditati dal loro carisma. Don Orione volle uno speciale giuramento di povertà proprio a difesa dello stile di povertà di fronte al possibile rilassamento collettivo. La povertà solo se praticata individualmente e collettivamente come un valore condiviso dai religiosi ha carattere di testimonianza credibile.
Quest'ultimo intervento era stato preceduto dalla relazione del Dott. Luigi Raineri sulla soggettività giuridica e la capacità giuridica degli enti nel diritto canonico, degli enti e delle società, fondazioni, associazioni nel diritto civile italiano e internazionale. Ha accennato anche alle proprietà, possesso e detenzione degli immobili.
Don Fulvio Ferrari, l'organizzatore del Convegno, ha presentato il tema della cassa comune generale e provinciale, del progetto economico, criteri sulle alienazioni, benefattori e le decisioni amministrative del XIII Capitolo Generale.
Don Alessio Cappelli, presidente della Fondazione Don Orione, ha presentato le aspettative e criticità dei nostri attuali strumenti di fund raising (SEV Orione '84, Fondazione Don Orione ed altri). Sullo stesso argomento è intervenuta la Dott.ssa Francesca Romana Pasquini, una collaboratrice dei Padri Rogazionisti. In questo ambito sono state apprezzate anche le testimonianze di esperienze di Congregazione, abbozzate da P. José Carlos De Rezende (Brasile Nord) e del Sig. Pablo D'Anello (Argentina).
L'incontro si è concluso con il saluto e i ringraziamenti da parte del superiore generale Don Flavio Peloso, il quale ha espresso la sua gratitudine agli organizzatori e ai partecipanti, perché tutti hanno portato il proprio contributo affinché il Convegno fosse di reciproco arricchimento in un clima di famiglia e di impegno.
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