Presto, come tutto fa sperare, avremo nell’elenco dei Beati Martiri spagnoli anche il nostri orionini P. Ricardo Gil Barcelón e Antonio Arrué Peiró. Tra le vicende della vita ce n’è una particolarmente triste. Nel 1928, P. Ricardo Gil fu frettolosamente accusato di avere ucciso e sotterrato una bambina di tre anni durante la festa della Madonna della Catena a Cassano Ionio, dove era direttore. Con lui fu incarcerato nel Penitenziario di Castrovillari assieme al confratello eremita Fra Ippolito Cremaschi (fratello di Don Giulio). L'intrigata vicenda è ricostruita nel libro biografico “Anche voi berrete il mio calice” di Don Flavio Peloso.
Per iniziativa di Don Bruno Fraulin, il Ministero della Giustizia, Direzione Istituto Penitenziario Castrovillari, con lettera del 3.6.2011 (Prot. 9303), ha trasmesso copia dei registri del Carcere di Castrovillari e in particolare della Scheda personale relativa alla detenzione per un mese di Padre Riccardo Gil.
Nei documenti leggiamo che fu “Arrestato il 5 giugno 1928, a Cassano Ionio; entrato in questo carcere il 5 giugno 1928, con ordine e sentenza dell’Arma, in data 5 giugno; proveniente da Cassano, consegnato dall’Arma, per rimanere a disposizione del Giudice Istruttore”. Nella Dichiarazione di scarcerazione troviamo che fu “Messo in libertà il 12 luglio 1928, in seguito ad ordine della R. Procura, per ordinanza odierna del Giudice Istruttore per mancanza di indizi”. A lato c’è la nota: “Addì 15 giugno 1928 il giudice istruttore del tribunale di Castrovillari emette mandato di cattura è contro Gil Riccardo tenendo solo per responsabile di omicidio (art.364 C.P.) per avere cagionato la morte di Ferrara Maria in Cassano Ionio nel maggio 1900 28. Comunicato all’interessato oggi 12 giugno 1928.
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