I giovani ospitati in Pontecurone, continuano il loro pellegrinaggio. Principalmente sembra una cosa molto normale e tranquilla, perché tutto, grazie a Dio, sta proseguendo bene. Ma al cominciare la giornata di ieri hanno cominciare a venire fuori molte belle sorprese.
La prima erano i ragazzi dell’azione cattolica, i quali hanno voluto accompagnare i loro coetanei sui luoghi di Don Orione, lasciando agli adulti il ruolo di traduttori. E qui hanno cominciato a venire fuori le prime amicizie. Praticamente tutta la mattinata è stata trascorsa nell’itinerario orionino. I giovani si sono divisi in 10 gruppi, ciascuno con due giovani guide bravissime. Ripercorrendo i “luoghi sacri” della Congregazione, si sono fatte le visite alla Casa natale di Don Orione, alla Parrocchia di Santa Maria Assunta, l’Oratorio di San Francesco, la finestra della rosa non appassita, la finestra del Barbarossa, la Chiesa di San Giovanni Battista, la Piazza dei martiri della libertà e il Pnesionato di Don Orione.
Al pomeriggio si è partiti per una visita alla cappellina dei fiori di Don Orione, dove il piccolo Luigi portava alla Madonna dei fiori e pregava la Madonna in mezzo ai campi. Qui il Signore ha preparato per i giovani una bella sorpresa. Proprio solo in questa occasione si è scoperto il quadro della Madonna nella cappellina è una stampa originale dell’800, portato da un italiano che era emigrato in argentina in cerca del lavoro, il quale tornando in Italia si è portato questa immagine della Madonna, collocandola nella cappellina. Oggi il quadro è custodito dalla famiglia erede della cappellina. Che mirabile coincidenza che successivamente ha collegato Don Orione con l’Argentina e quanta commozione, specialmente per gli argentini! Un secondo momento di commozione per i giovani era l’Eucaristia al Pensionato di Don Orione, dove Don Pietro ha spiegato il senso dell’Opera orionina in Italia oggi.
E il momento forse più aspettato dai giovani ieri era la Festa di riconoscenza alla sera. Uno scambio culturale tra i giovani, per condividere la musica, i canti e i balli, per ringraziare i pontecuronensi e per condividere dal profondo del cuore quello che è il più intimo e più bello delle proprie tradizioni culturali. Alla Festa, aperta da Ernesto Nobile, sindaco di Pontecurone, insieme con il superiore generale Don Flavio Peloso e la superiora generale Suor. Maria Mabel Spagnuolo, oltre a godere insieme i bei momenti, i giovani hanno espresso la loro gratitudine verso tutte le associazioni che hanno contribuito per rendere possibile questo pellegrinaggio.
sj.
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