
Il nuovo spazio, dove si ritrovano una ventina di giovani del quartiere che hanno deciso di riscrivere i loro progetti di vita lontano dall'uso problematico di sostanze che causano dipendenza, è stato ufficialmente inaugurato con la Messa presieduta dal Vescovo di Mar del Plata, Mons. Gabriel Mestre.
Erano presenti diversi sacerdoti della diocesi insieme a padre Mario Fregenal dell’Obra Don Orione e agli ospiti del Hogar de Cristo "Carlos Mujica" di Mar del Plata e della Casa “ Libertad y la Misericordia”.
Il nuovo spazio è coordinato da Matilde Farrera insieme a Viqui, Amalia e ad altri collaboratori. È stato costruito grazie a un sussidio concesso dal Banco Provincia di Buenos Aires ed è l'area in cui si sviluppano i laboratori di panetteria, orticoltura, musica e arte. Inoltre alcuni giovani stanno terminando la loro istruzione secondaria con il piano FINES. Il sostegno e la vicinanza dell'Opera Don Orione, sia della scuola che della Parrocchia San José, sono stati presenti fin dal primo momento.
Ana Laura Vulcano, afferma che “in alcuni casi i ragazzi vengono come una famiglia, con le loro donne e loro bambini che, per stare dentro la Comunità ecclesiale, partecipano alternativamente ai due spazi”.
Il progetto della casa del Hogar de Cristo potrebbe concludersi dopo un anno con sfide che sono raddoppiate dalla situazione sanitaria generale, che ha condizionato, ma non ridotto, un po’ le attività della comunità. “La Casa sta crescendo, grazie a Dio, allo stesso ritmo della comunità e mi sembra che ragazzi abbiano preso questo posto come la loro Betania, come un luogo di tranquillità, ne siamo molto felici”, ha affermato la coordinatrice. (www.donorione.org.ar/web/)
|