
«È stato come accarezzare le radici di un grande albero» con questa espressione una delle consacrate dell'Istituto Secolare Orionino ha sintetizzato la sua visita nell'Archivio storico Don Orione di Roma.
«Effettivamente venendo in Archivio, si entra in contatto con chi è vivo nella comunione dei santi e fa ancora parte della nostra Famiglia come le radici di una pianta, appunto, che non si vedono ma ne sono ancora parte attiva. Nostro compito, perciò, è ordinare e conservare tutto questo bene nascosto e metterlo a disposizione della nostra Famiglia» afferma Don Alberto Bindi, responsabile dell'Archivio.
Come sappiamo l'Archivio storico cura la tutela, la conservazione e lo sviluppo del patrimonio archivistico e librario della Congregazione, e comprende anche un importante reparto fotografico e filmico. Di recente sono state restaurate e digitalizzate alcune pellicole, che hanno riportato alla luce immagini che ancora oggi suscitano qualche emozione. «Una pellicola – riferisce Don Bindi - tratta di un presepio vivente a Reggio Calabria degli anni Cinquanta, con scorci, oltre che dello Stretto di Messina, delle vie della città fino alla Piazza del Castello Aragonese. Un'altra ancora vede protagonisti, tanti ragazzi mutilatini di Don Gnocchi, visitati e accarezzati dal Presidente della Repubblica Einaudi e Alcide De Gasperi, con alcune signore e che continua con momenti di gioco a pallone (già le Paralimpiadi!) e la visita nella sala Clementina a un affettuoso Pio XII».
Altre due pellicole però sono quelle che hanno destato maggior interesse. La prima «un inedito sicuramente – sostiene Don Alberto Bindi -, è la sequenza che vede il nostro caro e amato Don Sterpi, molto brillante e sorridente, che incontra gli ospiti i bambini e i benefattori di Genova per una commemorazione di Don Orione, presente anche Monsignor Felice Cribellati. La seconda la pellicola, dulcis in fundo, di cui avevamo solo qualche sequenza, raffigura Don Orione appena tornato dall'America che devotamente accompagna con la candela in mano, Gesù Eucarestia durante la benedizione dei malati a Tortona. La scena si conclude con il famoso pranzo della Guardia sotto il tendone del paterno: preti seminaristi e amici incantati dall'oratoria di nostro padre Fondatore. Si vede presente, per pochi secondi, il nostro confratello martire don Francesco Drzrewiesky. Ci auguriamo che il nostro Archivio continui ancora a farci "toccare le radici" di questa pianta generosa avviata dal Fondatore».
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