
Il motivo della visita era quello di vivere un momento forte nel periodo di inaugurazione dell'Anno della Vita Consacrata. L'Anno è stato inaugurato appena poco più di due settimane fa e ora tutti gli istituti religiosi svolgono diverse attività di riflessione sul tema della vita consacrata.
Anche i chierici di Don Orione volendo inserirsi in questa corrente di riflessione e di celebrazioni hanno pensato di invitare proprio il Prefetto del Dicastero vaticano per i religiosi, per ricevere da lui direttamente alcune ispirazioni e linee per vivere più profondamente questo Anno.
L'idea è quella di "risvegliare il mondo", come ha detto Papa Francesco nel suo messaggio inaugurativo dell'Anno. Ciò significa, in primo posto, fare una buona riflessione sulla qualità della vita religiosa all'interno degli istituti, per fare una verifica dell'autenticità della testimonianza proposta dai religiosi e in secondo diffondere questa testimonianza come proposta che interroga la società sul suo stile di vita e circa il suo rapporto con Dio.
Il Cardinale ha parlato della riunione plenaria della Congregazione per la vita consacrata che ha avuto per tema "Vino nuovo in otri nuovi" precisando che gli otri nuovi e da rinnovare nella vita religiosa sono: la vita comunitaria, la formazione, l'esercizio dell'autorità e del governo, la gestione dei beni.
Il Card. João Braz de Aviz ha presieduto, in presenza del Superiore generale Don Flavio Peloso - che nel pomeriggio aveva tenuto due lezioni su "Lo stile educativo di Don Orione" - e del Consigliere generale incaricato della formazione P. João Batista de Freitas, l'Eucaristia per i Chierici del Teologico e offrendo alcuni spunti di riflessione, essenziali per la più profonda celebrazione dell'Anno.
Dopo la Santa Messa il Cardinale ha condiviso con i chierici alcuni momenti comuni. La visita si è conclusa con la cena offerta dalla casa.
sj.
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