Fine evento: 16 Maggio 2024
Luogo evento: Mondo Orionino
SAN LUIGI ORIONE, MERAVIGLIOSA E GENIALE ESPRESSIONE DELLA CARITÀ CRISTIANA
16 MAGGIO, FESTA LITURGICA DI SAN LUIGI ORIONE.
«Pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro» (1 Cor 9,19-23).
Attraverso le parole dell’Apostolo Paolo, Giovanni Paolo II presenta, nella Lettera decretale Cum liber essem ex omnibus del 16 maggio 2004, la figura di Don Luigi Orione definendolo «una meravigliosa e geniale espressione della carità cristiana» e «una delle personalità più eminenti del secolo ventesimo per la sua fede cristiana apertamente vissuta».
Don Orione «Ebbe la tempra e il cuore dell'Apostolo Paolo - si legge in quella stessa lettera che iscrive il Fondatore nell’albo dei santi -, tenero e sensibile fino alle lacrime, infaticabile e coraggioso fino all'ardimento, tenace e dinamico fino all’eroismo, affrontando pericoli di ogni genere, avvicinando alte personalità della politica e della cultura, illuminando uomini senza fede, convertendo peccatori, sempre raccolto in continua e fiduciosa preghiera, talvolta accompagnata da terribili penitenze».
«Egli fu sacerdote di Cristo totalmente e gioiosamente, percorrendo l'Italia e l’America Latina, consacrando la propria vita a coloro che più soffrono, a causa della sventura, della miseria, della cattiveria umana. Don Orione intuì con chiarezza che la prima opera di giustizia è dare Cristo ai popoli perché “è la carità che tutti edifica, tutti unifica in Cristo e nella sua Chiesa”».
«Questo umile e povero prete, intrepido e instancabile – prosegue il Santo Pontefice -, divenne testimonianza viva dell’amore di Dio. Egli entra a far parte della lunga schiera di testimoni che con la loro condotta hanno manifestato qualcosa di più che una solidarietà semplicemente umana, addolcendo il sudore amaro della fronte con parole e fatti di liberazione, di redenzione e quindi di sicura speranza. Povero tra i poveri, spinto dall’amore di Cristo e dei fratelli più bisognosi, allargò sempre più le tende della Piccola Opera della Divina Provvidenza che si arricchì della presenza delle Piccole Suore Missionarie della Carità, delle Sacramentine Cieche e in seguito delle Contemplative di Gesù Crocifisso. Coinvolse sui sentieri della carità e dell’impegno civile anche i laici, poi costituiti in Istituto Secolare Orionino e Movimento Laicale Orionino».
«Il cuore di questo stratega della carità – conclude Giovanni Paolo II - fu “senza confini, perché dilatato dalla carità di Cristo”. La passione per Cristo fu l’anima della sua vita ardimentosa, la spinta interiore di un altruismo senza riserve, la sorgente sempre fresca di una indistruttibile speranza. Un anno prima della morte, così aveva sintetizzato il programma essenziale della sua vita: “Soffrire, tacer, pregare, amare, crocifiggersi e adorare”».
Oggi 16 maggio tutti noi, Figli e Figlie di Don Orione insieme a tutta la Famiglia carismatica orionina, festeggiamo il nostro santo Fondatore, memori di essere ‘contenitori’ di un carisma speciale, unico, che ci rende dotati di un'identità, di una spiritualità e di una missione regalate e consegnate da Dio. Il nostro compito è quello di dare continuità in diversi modi alla grazia concessa a Don Orione.
Famiglia carismatica orionina
A esprimere e testimoniare il carisma orionino, attraverso molteplici attività e iniziative di promozione umana e di assistenza ai più bisognosi, sono i sacerdoti e religiosi della Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza (FDP), le religiose della Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità (PSMC), le consacrate dell’Istituto Secolare Orionino e dell'Istituto Maria di Nazareth, i laici del Movimento Laicale Orionino (MLO) e i giovani del Movimento Giovanile Orionino (MGO), ma anche tanti volontari, amici e benefattori che ruotano attorno all'Opera Don Orione.